Cosa si può fare per far perdere all’autostrada valdostana il primato di “più cara d’Italia”? La domanda precipita in Consiglio regionale da Uvp e Alpe che hanno presentato una mozione, respinta a maggioranza. La risposta arriva dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin: “La disponibilità a seguire un percorso, se viene individuato, c’è ma oggi io però francamente non lo so indicare”.
Il Presidente ricorda come per costruire l’autostrada A5 fino a Courmayeur la Regione ha “sborsato milionate. La tratta è stata costosissima, la più costosa a km/q in Italia e non solo”.
La società Rav, continua Rollandin, si trova a gestire “una situazione deficitaria al limite, gli ammortamenti sono a dei livelli quasi insopportabili”. E il futuro non promette nulla di buono. “Il traffico leggero è in flessione ma soprattutto lo è quello pesante e lo sarà
ancora di più all’apertura della seconda canna del Frejus nel 2018” sottolineano Rollandin e Pierluigi Marquis, capogruppo di Stella Alpina.
La risoluzione di Uvp e Alpe proponeva, tra l’altro, a “titolo provocatorio” di comprare le quote azionarie di Rav e Sav. “Qui le azioni non le compra nessuno perché ci rimetteremmo solo e poi la soluzione della proprietà non risolverebbe il problema" aggiunge Rollandin.
"Le concessioni si possono ricontrattare" prova a replicare Luigi Bertschy di Uvp. "E’ vero che il Frejus ci toglierà traffico ma a maggior ragione potremo dire allo Stato che queste tariffe non sono più proponibili". E Patrizia Morelli di Alpe: "Ci rassegniamo o cerchiamo soluzioni che vadano al di là del semplice impegno di intenti condivisi."