L’inverno 2009-2010 sarà ricordato per il numero di vittime da valanga

E' stato presentato a Palazzo regionale il Rendiconto niveo-meteorologico dello scorso inverno. Lo scorso inverno le vittime delle valanghe in Valle d’Aosta furono 7 contro le 3 dei quattro inverni precedenti.
Valanga
Società

Un inverno con precipitazioni nevose frequenti, con temperature minime da record, con valanghe di proporzioni storiche ma soprattutto un inverno, quello scorso, che passa alla storia per l’alto numero di vittime da valanga.
E’ la fotografia consegnata oggi a Palazzo regionale dell’inverno 2009/2010 dal Rendiconto niveo-meteorologico.

Come si legge sul volume, giunto alla quinta edizione,  “se l’inverno precedente ci aveva ricordato l’importanza delle grandi valanghe spontanee, l’inverno 2009-2010, ci insegna a temere le modeste valanghe dello sciatore”.

Lo scorso inverno le vittime delle valanghe in Valle d’Aosta furono 7 contro le 3 dei quattro inverni precedenti. Gli incidenti e le valanghe provocate sono state invece in tutto 17.

“I dati  – ha sottolineato Marco Vierin, Assessore regionale alle Opere pubbliche – sono molto importanti ma è ancora più importante che i cittadini tornino a conoscere il territorio in cui abitano e che si torni a diffondere la cultura del rischio, partendo dai ragazzi”.

Oltre al Rendiconto niveo-meteorologico è stato pubblicato per la prima volta e presentato oggi il Rendiconto idro-meteorologico degli ultimi dieci anni. Il volume fa seguito all’Atlante 
climatico della Valle d’Aosta pubblicato nel 2003, che aveva considerato i dati meteorologici della Regione fino all’anno 2000, e nel quale gli autori avevano recuperato la memoria della meteorologia valdostana, ricomponendo un mosaico di storia, statistica, geografia e fisica della Valle d’Aosta.
Obiettivo del volume è di restituire al pubblico i dati raccolti negli ultimi 10 anni dalla complessa e articolata rete di stazioni meteorologiche.

Altro dato illustrato dai tecnici regionali e  della Fondazione Montagna sicura riguarda lo stato di salute dei ghiacciai valdostani. Tutti presentano, in base alle rilevazioni, una diminuzione di massa, con la sola eccezione del ghiacciaio dell’Indren che mostra un bilancio leggermente positivo.

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