Tutto falso. Lo scoop che lunedì ha occupato la prima pagina del settimanale il Corsivo, secondo cui il presidente della Regione Luciano Caveri e un funzionario dell’assessorato al Turismo sarebbero stati al centro di un’indagine su contributi concessi a società sportive negli anni 2003/2005, non trova fondamento. Lunedì in mattinata è stato lo stesso Caveri a renderlo noto ai giornalisti presenti in conferenza stampa della Giunta regionale.
Patrizio Gabetti, giornalista autore dell’articolo, in giornata aveva, tramite un lancio dell’Ansa, rettificato la notizia confermando come il Presidente della Regione non fosse in realtà iscritto nel registro degli indagati e specificando che si era trattato di un fraintendimento con la fonte.
In una nota Gabetti ribadiva, infatti, che “la Guardia di Finanza ha avviato un’inchiesta su presunte irregolarità compiute nell’erogazioni di contributi regionali alle società sportive, che coinvolge Caveri e almeno un funzionario regionale”. Patrizio Gabetti sottolinea poi di “non aver fatto riferimento a sequestri ma a semplice acquisizione di documenti da parte della Guardia di Finanza”.
A smentire la notizia è stato lo stesso procuratore di Aosta Maria del Savio Bonaudo che ha confermato l’assenza di un’indagine in questo senso: “Non solo i due non sono indagati – ha evidenziato il procuratore – ma l’indagine di cui si parla non esiste” e ha aggiunto che il tutto è ” frutto di false notizie fornite al giornalista e sono in corso accertamenti per identificare compiutamente la fonte di tali false notizie”. Lo stesso giornalista nel ribadire la “totale collaborazione alla procura per fare piena luce sulla provenienza e sui motivi di un simile depistaggio” ha rivolto a Caveri e a Cuppari (il funzionario cui si faceva riferimento) le più dolenti scuse “pur considerandomi vittima come loro di un atto di grave irresponsabilità – ha specificato – compiuto da chi dovrebbe essere garante della legalità e del rispetto dei diritti dei cittadini nonché delle prerogative di quanti svolgono una professione per la quale è richiesta l’iscrizione all’Ordine professionale; Ordine al quale chiederò di tutelarmi in ogni sede”. Intanto il presidente della Regione, Luciano Caveri, ha denunciato per diffamazione a mezzo stampa alla Procura di Biella sia il direttore de Il Corsivo, Roberto Mostarda, sia Patrizio Gabetti, autore dell’ articolo. Un’altra denuncia è stata invece presentata alla procura di Aosta nei confronti della “fonte ignotà che ha fornito la notizia al giornalista. Caveri ha preannunciato altre querele in sede civile.