Il 2006 inizia male per il Parco Nazionale Gran Paradiso che in una nota informa dell’uccisione di due camosci a causa dell’inosservanza del regolamento di due persone proprietarie di cani.
In due episodi distinti, infatti, alcuni cani lasciati liberi hanno sbranato e ucciso due camosci in Valle di Cogne. Il primo episodio si è verificato nel pomeriggio di sabato 7 gennaio nei pressi della località Sylvenoire di Cogne: due setter hanno assalito un giovane camoscio di neanche un anno, mordendolo ripetutamente al collo e ai fianchi. La proprietaria dei cani risiede a Torino ma frequenta abitualmente il Parco e, pur conoscendone il regolamento, ha lasciato liberi i due cani. Il piccolo camoscio ricoverato presso la sede di valle del Servizio di Sorveglianza è deceduto dopo alcune ore per le ferite riportate. Il secondo episodio si è verificato il giorno successivo quando un husky appartenente a un residente di Cogne ha sbranato un camoscio femmina di 13 anni in località Buthier. In questo caso l’animale è deceduto immediatamente e il cane ha potuto iniziare a divorarlo prima di essere catturato dai Guardaparco. I due proprietari dei cani sono stati denunciati alla Magistratura. Il controllo dei cani all’interno del parco resta dunque un problema grave, legato ad una normativa troppo spesso disattesa fanno sapere dal Parco.
?L’Ente Parco è stato spesso accusato di adottare norme quasi vessatorie nei confronti dei proprietari di cani? spiega l’Ispettore dei Servizi di Sorveglianza Daniele Hosmer Zimbelli ?ma i fatti di questi giorni, uniti ai due camosci e allo stambecco uccisi in modo analogo nel 2005, sono la prova più evidente di come la sorveglianza abbia ancora un ruolo fondamentale, in attesa che i visitatori del Parco maturino una reale consapevolezza del problema.?
Nel 2005 il Servizio di Sorveglianza dell’Ente ha prodotto 111 sanzioni amministrative prevalentemente per: introduzione di cani in zone vietate (56), raccolta di fiori e piante (20), sosta vietata (19) e campeggio fuori delle aree autorizzate (15).
A queste vanno aggiunte 10 denunce penali, di cui 3 per l’uccisione di fauna da parte di cani.