Influenza, a fine gennaio 872 accessi al Pronto soccorso

A rivolgersi al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto Parini tra il mese di dicembre 2012 e il gennaio 2013 sono stati 8374 persone di cui 872 i casi riconducibili alla sindrome influenzale. L’anno scorso al Pronto soccorso furono rilevati 726 casi.
L'ospedale regionale Umberto Parini
Società

In pieno picco influenzale arrivano i dati sui contagi in Valle d’Aosta. La nostra regione assieme al Piemonte conquista quest’anno il primato con un dato superiore ai 9 casi su 1000 assistiti.
In totale secondo il Ministero della Salute sono stati 379.000 i casi di contagio nel corso della settimana passata per un totale di circa 1,6 milioni dall’avvio della “stagione influenzale”.

A rivolgersi al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto Parini di Aosta tra il mese di dicembre 2012 e il gennaio 2013 sono stati 8374 persone di cui 872 i casi riconducibili alla sindrome influenzale. L’anno scorso al Pronto soccorso furono rilevati 726 casi su 8060 accessi totali, con un picco evidente nelle settimane dal 26 dicembre al 8 gennaio dovuto anche al concomitante maggiore afflusso di popolazione dovuto alle festività.

Le persone più sensibili sono i bambini al di sotto dei quattro anni di età (il 33,3% dei soggetti ammalati) e gli over 65 anni (28%).

“Riteniamo che non vi sia motivo di allarme o di allarmismo – spiega il dottor Massimo Pesenti Campagnoni, direttore del Dipartimento di emergenza e accettazione dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta – legati alla sindrome influenzale di questa stagione, per quanto siano segnalate complicanze anche nei soggetti più giovani. Raccomandiamo di contattare il proprio medico di famiglia all’insorgere dei sintomi della malattia, tenendo presente che nella maggior parte dei casi, nei soggetti sani e in assenza di patologie particolari, si tratta di manifestazioni “benigne” che si esauriscono con qualche giorno di riposo e l’assunzione di farmaci antifebbrili.”

L’azienda Usl consiglia di rivolgersi quindi al Soccorso sanitario 118 solo quando la febbre diventa molto alta e persistente, oppure quando siano interessati i soggetti più “a rischio” come i bambini e gli anziani fragili.

Alla luce di questi dati e vista l’incidenza dell’epidemia, si ribadisce l’importanza di aderire alle campagne vaccinali che vengono effettuate, di norma, al termine dell’anno (e dunque prima dell’avvio della “stagione influenzale”) finalizzate alla riduzione del contagio, nell’ottica della salvaguardia della salute della popolazione”.
 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte