Bagnino di salvataggio e istruttore di nuoto, una professione per il futuro

04 Ottobre 2017

Trovare lavoro oggi, nel 2017, può sembrare un’impresa ardua. Eppure esistono dei settori all’interno dei quali la richiesta è ancora alta e sui quali può essere conveniente investire tempo ed energie. Uno di questi riguarda il mondo del nuoto, e in particolare le professioni di bagnino di salvataggio e di istruttore, come spiega Andrea Bertoni, responsabile e Docente della sezione valdostana della Società Nazionale di Salvamento (SNS).

“Da quando esiste l'obbligo per stabilimenti balneari e piscine di avere nel proprio organico del personale di soccorso – spiega Bertoni – sono nate queste figure professionali”. Si parla ormai di quasi 100 anni fa. "Nel 1918 una circolare del Ministero dei Trasporti imponeva alle capitanerie di porto di fare obbligo a tutto il personale addetto al bordo vasca o spiaggia di avere pratica di primo soccorso e respirazione artificiale. La Società Nazionale di Salvamento dopo un corso propedeutico rilasciava quindi un brevetto di soccorritore antesignano del Bagnino di Salvataggio. Nel 1929 il Ministero concedeva alla SNS l'autorizzazione al rilascio della certificazione di abilitazione all'esercizio del mestiere di Bagnino di Salvataggio".

Oggi bagnini e istruttori di nuoto hanno diversi compiti. "Il bagnino – continua Bertoni – organizza e gestisce l'emergenza in acqua in qualsiasi condizione, previene, promuove, valorizza e educa in tema di sicurezza balneare, gestisce i rapporti con il 118 ai fini della sicurezza sulla balneazione. Insomma, è un professionista del Soccorso altamente specializzato in vigilanza e salvataggio”.

In Valle d'Aosta oggi operano oggi oltre 100 fra bagnini e istruttori di nuoto formati direttamente SNS nelle piscine e stabilimenti termali. "I corsi per istruttori di nuoto sono organizzati regolarmente”, prosegue Bertoni. “L'ambito nel quale operano non è quello del nuoto agonistico ma il nuoto praticato come un'abilità che qualsiasi persona deve padroneggiare. Saper nuotare è il primo gradino della sicurezza in acqua. Imparando a nuotare un bambino impara prima di tutto a salvarsi. Il nuoto è autoprotezione contro un pericolo. Il suo insegnamento è per noi un’attività di prevenzione”. Durante il corso vengono presentate due didattiche considerate dall’associazione egualmente valide: il metodo diretto, o tradizionale, e quello indiretto, o della scoperta guidata, ideato da R.Catteau.

I prossimi corsi inizieranno il 24 ottobre 2017, presso la piscina di Variney, e sono aperti a tutti, dai 15 ai 55 anni. I possibili sbocchi lavorativi, secondo Bertoni, sono molto interessanti. "E' sufficiente avere una buona capacità natatoria e tanta passione: oggi il 90% dei nostri corsisti trova lavoro entro tre mesi dalla fine del corso. Un'ottima prospettiva per chiunque".

 

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