Doppio appuntamento, venerdì 23 novembre a partire dalle ore 17 presso la biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta:
presentazione del libro della storica Candida Carrino sulla reclusione manicomiale delle donne dal 1850 al 195;
proiezione del filmato del documentarista Patrizio Vichi su Camilla Restellini Bassanesi, anche lei reclusa per qualche tempo, pur essendo sana di mente.
Attraverso lo studio di un’ampia campionatura di cartelle cliniche, che custodiscono le relazioni dei medici, la corrispondenza fra la struttura sanitaria e le famiglie, i rapporti di istituzioni del territorio e di pubblica sicurezza. L’autrice racconta le storie di donne rinchiuse in manicomio tra il 1850 e il 1950.
Il ricchissimo materiale analizzato nella sua vitalità e complessità, genera una galleria di protagoniste dalle bambine alle prostitute, dalle idiote alle immorali, dalle lesbiche alle deflorate, dalle infanticide alle uxoricide: tutte vittime di un gioco crudele, in cui le famiglie e la società si adoperavano per rinchiuderle con la complicità degli psichiatri che ne assicurava la permanenza a vita. La narrazione si avvale di memorie e carteggi delle internate, scritture che a dispetto del tempo, dei controlli e delle censure sono sopravvissute, quasi clandestine. Oggi, svelate, diventano la voce di Maria Vittoria che grida fino all’ultimo istante con la forza delle parole il suo diritto alla libertà. La voce di Rosa, silente, ma che attraverso la gravidanza e la nascita del figlio reclama l’accesso alla sessualità. Infine Camilla, esule anarchica, che resiste alla persecuzione politica e alla violenza delle pratiche psichiatriche.