“I ghiacciai valdostani sentinelle del cambiamento climatico”, la Giunta regionale approva il progetto
La Giunta regionale, nella seduta di oggi, lunedì 13 giugno, ha approvato il progetto I ghiacciai valdostani sentinelle del cambiamento climatico: iniziative di ricerca e innovazione.
A comunicarlo – in una nota congiunta – l’Assessorato delle Opere pubbliche e quello dell’Istruzione. Nel dettaglio, il progetto approvato – a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per un importo pari a 950mila euro – vedrà come soggetto attuatore la Fondazione Montagna sicura.
L’obiettivo è quello di affrontare i problemi legati all’aumento delle situazioni di rischio di origine glaciale, correlate agli effetti del cambiamento climatico, da un lato implementando le iniziative di studio e ricerca scientifica, dall’altro investendo con strumentazioni di avanguardia adatte al contesto e flessibili per essere impiegate in diversi contesti territoriali di alta montagna.
“I ghiacciai sono tra i più sensibili indicatori climatici e il loro progressivo arretramento conferma l’attuale trend di aumento delle temperature medie globale e la fragilità dell’ecosistema in cui viviamo – dice l’Assessore Carlo Marzi –. Sono parte essenziale del nostro territorio: bene paesaggistico, risorsa idrica importantissima, palestra per gli alpinisti, ufficio per le Guide, ma anche fonte di rischio per i territori sui quali insistono, ed è per questo che risulta fondamentale seguirne l’evoluzione e conoscerne le dinamiche”.
“Con l’approvazione di questo progetto – chiude l’Assessore –, supportato dai finanziamenti europei, coinvolgiamo importanti e qualificati Enti universitari e di ricerca e innovazione sullo studio degli effetti del cambiamento climatico sui ghiacciai. I monitoraggi con radar, droni e strumenti per il controllo delle temperature dei ghiacciai della regione, in particolare di quelli che incombono sulla Val Ferret di Courmayeur, con le realizzazioni di modellistiche specifiche, consentono di meglio interpretare i fenomeni al fine di prevederne l’evoluzione nel tempo e gli impatti sul territorio”.