In Bassa Valle arrivano i cassonetti intelligenti per la raccolta dei rifiuti indifferenziati
Un svolta tecnologica nella raccolta dei rifiuti della Bassa Valle, sull’onda del Pnrr. Nel SubAto E, di cui fanno parte i Comuni delle Unité des Communes Walser e Mont-Rose, nei prossimi mesi i cassonetti per la raccolta dell’indifferenziato saranno dotati di una calotta “intelligente” che si potrà aprire, in un primo momento, premendo un pulsante e poi con una tessera o con il proprio smartphone, tramite un’app.
La novità – già attuata nella maggior parte della regione – riguarda le utenze domestiche dei Comuni delle due Unité in cui è in vigore la raccolta stradale: da Champorcher a Gressoney-La-Trinité, esclusi i centri abitati di Donnas, Bard, Hône e Pont-Saint-Martin in cui i rifiuti vengono raccolti con il porta a porta.
Le 145 calotte tecnologiche – che saranno installate sui cassonetti dell’indifferenziato entro il mese di dicembre – sono state acquistate con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, grazie a un finanziamento di circa 350.000 euro. “È stata colta questa occasione per adeguarci alle normative e in particolare al Piano regionale dei rifiuti che ci dice che bisognerà arrivare ad una misurazione del rifiuto indifferenziato e, successivamente, alla tariffa puntuale (che sarà calcolata anche in base al volume annuo dei conferimenti del rifiuto indifferenziato ndr)”, spiega Alessandro Bringhen, responsabile del servizio tecnico del SubAto E.
Il nuovo sistema “non comporterà un maggior impegno dei cittadini e cambierà di poco le abitudini”, precisa Bringhen. Fino al 5 maggio, infatti, la calotta – la cui capienza è di 22 litri – potrà essere aperta da tutti grazie a un pulsante. Da maggio in poi, per conferire i rifiuti indifferenziati sarà necessaria una tessera che potrà essere ritirata dal 16 dicembre nei Comuni in cui si paga la Tari. Insieme alla tessera, saranno distribuiti i codici di attivazione dell’applicazione Egate digi che permetterà a tutti i componenti della famiglia di aprire la calotta e buttare i rifiuti utilizzando il proprio smartphone.
Registrando le utenze che conferiscono i rifiuti, le calotte permetteranno di monitorare le quantità per il momento solo a fini statistici. Alcuni punti di raccolta saranno dotati anche di videosorveglianza. “Questo sistema – dice il responsabile del servizio – serve a impedire i conferimenti da parte di cittadini che non pagano la Tari nel SubAto E o che vengano buttati dei rifiuti errati o speciali, come calcinacci o scarti provenienti dai cantieri edili, che aumentano i costi di smaltimento”. E i turisti? “Per chi affitta una casa, insieme alle chiavi darà ai propri ospiti anche la tessera per poter conferire i rifiuti. Per il turista giornaliero, la quota di rifiuto indifferenziato è minima e sarà sufficiente il cestino stradale”, conclude Bringhen.