Anche in Valle gli effetti dell’inchiesta “Aemilia” sulla ‘ndrangheta

03 Settembre 2015

Ha effetti anche in Valle d’Aosta l’inchiesta “Aemilia” sulla ‘ndrangheta in Emilia Romagna. Un provvedimento di custodia cautelare in carcere è disposto dal gip dalla Dda di Bologna per i fratelli imprenditori di Modena Palmo e Giuseppe Vertinelli.

Entrambi "avevano delle quote in Opera, una delle società del Consorzio stabile Gecoval" Scrl di Saint-Vincent, ha spiegato il questore di Aosta Maurizio Celia all’Ansa. Anche per questo, Gecoval, lo scorso 27 giugno, era stato destinatario del primo provvedimento di interdittiva antimafia della Valle d’Aosta.

"La sostituzione di Opera con un’altra società all’interno del Consorzio" a seguito degli sviluppi dell’inchiesta, "è uno dei punti dell’interdittiva", aggiunge Celia. Destinatari a gennaio di una precedente ordinanza di custodia cautelare, i fratelli Vertinelli erano poi stati scarcerati.

Come anticipato da AostaSera.it, una determina dirigenziale della Regione Valle d’Aosta ha revocato a Gecoval l’appalto, inferiore ai 300.000 euro, per i lavori di manutenzione idraulico-forestali: l’interdittiva infatti impedisce al consorzio di lavorare nel settore pubblico. Contro il provvedimento della Questura di Aosta Gecoval ha presentato ricorso al Tar, che lo esaminerà a metà settembre.

Misura di custodia cautelare in carcere anche per Michele Bolognino, ritenuto uno dei capi dell’associazione di ‘ndrangheta. Sono stati sequestrati inoltre beni per oltre 35 milioni di euro: 9 beni immobili, 16 autoveicoli e 21 tra rapporti bancari e finanziari, 16 società di capitali. Nell’ambito dell’inchiesta condotta dai carabinieri e chiusa nei giorni scorsi con 219 richieste di rinvio a giudizio, a fine gennaio erano scattati 117 arresti. Oltre all’Emilia, le indagini hanno riguardato anche la provincia di Crotone.
 

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