Passo avanti nelle indagini per l’assalto al portavalori della All System dello scorso 17 dicembre a Pollein. Secondo la perizia del centro di polizia balistica di Milano, svolta sulle decine di proiettili e bossoli repertati dalla polizia scientifica di Aosta, le armi usate per l’assalto sono le stesse trovate in possesso dell’ex latitante sardo Michele Bassu, di 39 anni, arrestato il 20 dicembre a Rivoli (Torino) insieme a due complici.
Al momento i tre non avrebbero ammesso di essere gli autori dell’assalto al portavalori. Le indagini, coordinate dal pm Luca Ceccanti della Procura di Aosta, sono condotte dalla Squadra mobile della Questura di Aosta, in sinergia con i colleghi di Torino e il Servizio centrale operativo (Sco) della polizia.
Il 17 dicembre la rapina fu sventata dall’arrivo di una quarta guardia girata. Le tre a bordo del furgone riportarono lievi ferite dovute all’incidente stradale provocato per bloccare il mezzo. I rapinatori riuscirono a scappare utilizzando due auto rubate e ritrovate a Chambave.
I tre esplosero contro il furgone una decine di colpi, sparati da fucili calibro 12 – impiegati anche nella caccia – e da mitragliatori calibro 7,62 di uso bellico (Nato) e prodotti in Italia. Armi che la perizia balistica ha stabilito essere parte dell’arsenale trovato in possesso del latitante sardo, che era ricercato perché deve scontare una condanna per una rapina in banca nel cagliaritano, risalente al 2004