La compagna registra le minacce di morte, il gip convalida l’arresto
È stato convalidato dal gip del tribunale di Aosta, Davide Paladino, l’arresto in flagranza differita scattato nei giorni scorsi nei confronti di un 43enne residente nella cintura di Aosta, per maltrattamenti in famiglia.
Il giudice per le indagini preliminari ha quindi accolta la tesi della procura. L’arresto differito è scattato dopo una registrazione delle minacce e gli insulti alla compagna, accompagnato da una denuncia. La misura precautelare è prevista per tutelare le vittime dei reati da “codice rosso”.
Il pm Giovanni Roteglia aveva chiesto, per il 43enne, la custodia cautelare in carcere. Il gip ha disposto, invece, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nella regione d’origine dell’uomo, la Campania.
Già a marzo scorso il primo arresto, dopo le minacce di morte rivolte alla convivente davanti ai carabinieri di Aosta, intervenuti sul posto dopo che l’uomo aveva iniziato a picchiarla.
di Luca Ventrice
La compagna registra le minacce di morte, arrestato 43enne
29 ottobre 2024
Un 43enne residente nella cintura di Aosta è stato arrestato dai Carabinieri, nella serata dell’altro ieri, domenica 27 ottobre, per resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti nei confronti della compagna. Il fermo è scattato dopo che la donna ha segnalato ai militari gli improperi e le minacce ricevute da lui, che aveva registrato con il telefono cellulare. L’Arma ha così sfruttato la possibilità dell’arresto in flagranza differita, prevista dal “Codice rosso” a tutela delle vittime dei reati di genere.
Per l’uomo non si è trattato del primo episodio del genere. Lo scorso marzo era stato arrestato per aver colpito la partner, oltre ad aver minacciato di ucciderla, di fronte ai Carabinieri della Compagnia di Aosta, accorsi dopo che nemmeno l’arrivo, nell’abitazione della coppia (nella cintura di Aosta), della madre di lei era riuscito a rasserenare il clima. La relazione tra i due era però continuata con la scarcerazione del 43enne, dopo un periodo in cella e agli arresti domiciliari fuori Valle.
Domenica scorsa, nella ricostruzione dei militari, l’uomo le ha rinfacciato l’arresto precedente e l’ha accusata di essere “un’infame”, rivolgendo poi una serie di minacce a lei e ai suoi familiari. In quell’attimo, la donna ha azionato la registrazione sul telefono e ha chiamato i Carabinieri. Anche in questa circostanza, l’uomo avrebbe continuato a inveire – minacciandoli anche – nei confronti dei militari intervenuti. Per questo, è stato immediatamente arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
La donna, sentita in caserma, ha quindi ricostruito gli ultimi mesi (i maltrattamenti sono ripresi, nel suo racconto, attorno a settembre) e consegnato la registrazione della conversazione di poco prima. Tra le minacce rivoltele: “A Salerno queste cose non le scordiamo, prima o poi ti faccio apparire sul giornale”. Il contenuto del file ha fatto sì che i maltrattamenti in famiglia si aggiungessero, appunto con il differimento di flagranza, alle contestazioni alla base dell’arresto.
Il fascicolo è affidato al pm Giovanni Roteglia. L’uomo attende nel carcere di Brissogne l’udienza di convalida dell’arresto, prevista a breve dinanzi al Gip del Tribunale.
Botte e minacce di morte alla compagna, 43enne in arresto
22 marzo 2024 – Ore 13.46
Botte e minacce di morte (anche dinanzi ai Carabinieri) alla compagna. Per questo, la scorsa notte è stato arrestato, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, un 43enne residente nella cintura di Aosta. I fatti, secondo quanto ricostruito dai militari, sono avvenuti al culmine di un pesante litigio tra i due.
La coppia è insieme da alcuni anni, ma pare con alcune difficoltà, tanto che la tensione, ieri, avrebbe iniziato a salire quando lei ha annunciato al convivente la volontà di lasciarlo. Una notizia che fa infuriare lui, arrivato anche, stando a quanto gli viene contestato, a colpirla al capo.
Il clima non si rasserena nemmeno all’arrivo, nell’abitazione della coppia, della madre di lei, bersaglio a sua volta degli insulti e delle minacce dell’uomo. Nemmeno il sopraggiungere dei Carabinieri placa l’animo del 43enne, che davanti ai militari minaccia la donna di ucciderla e buttarne il corpo in un corso d’acqua.
La pattuglia intervenuta nota i lividi sul capo della giovane (ha diversi anni in meno), che viene sentita. Per quanto constatato dai Carabinieri, scatta l’arresto in flagranza per il reato di maltrattamenti, con il 43enne che viene portato nel carcere di Brissogne. In vista dell’udienza in programma per domani, sabato 23 marzo, la Procura ha chiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione del regime di custodia cautelare in cella.