Carabinieri: il tenente colonnello Massimiliano Rocco lascerà la Valle a luglio

06 Giugno 2016

Il rigore militare che tradizionalmente contraddistingue la celebrazione della fondazione dell’Arma dei Carabinieri (ricorrono oggi i 202 anni), stamattina è andato per un attimo “in pausa”, per lasciar “spazio alle emozioni”. E’ accaduto quando, nel cortile della caserma di via Clavalité, ha preso la parola il responsabile del Gruppo della Valle d’Aosta, il tenente colonnello Massimiliano Rocco. “Volge al termine il mio percorso di comandante territoriale, – ha spiegato – iniziato nel 1995 e che si è snodato attraverso una serie di comandi di compagnia, proseguono con esperienze presso reparti operativi e con l’odierno comando di Gruppo”.

Per l’ufficiale si apriranno, nel prossimo luglio, le porte di un nuovo incarico, a Genova e l’anniversario di stamattina ha rappresentato quindi l’ultima occasione istituzionale pubblica di rilievo, in Valle. Al riguardo, il tenente colonnello Rocco ha tenuto a dire di aver “trascorso in questa città, in questa Regione, quasi quattro anni che sono stati una eccezionale opportunità di arricchimento umano e professionale. Quattro anni in cui ho potuto vivere quotidianamente ed intensamente il rapporto con una splendida comunità”. Un’esperienza della quale “so che mi mancheranno il contatto con il territorio, così profondo, intenso ed immediato ed il rapporto con gli uomini sul campo”.

Durante il suo intervento, il comandante territoriale ha poi offerto i dati sull’attività dell’Arma nei primi quattro mesi del 2016. I Carabinieri hanno proceduto per oltre il 70% dei reati commessi nella regione (781, a fronte dei complessivi 1106 denunciati). “Sebbene in tendenziale diminuzione, – ha spiegato Rocco – i fenomeni delinquenziali cosiddetti ‘bagatellari’ continuano a condizionare negativamente gli indici di sicurezza percepita. In realtà, abbiamo una diminuzione del 10% tra i furti denunciati ai Carabinieri nel 2015 (1295) rispetto al 2014 (1420)”.

Dati che, secondo l’ufficiale, “attestano l’efficacia di una attenta analisi dei fenomeni delittuosi, che ha permesso un più proficuo impiego delle risorse a disposizione in chiave preventiva, ma anche e soprattutto di una incisiva, costante e mirata azione di controllo del territorio, nell’ambito della quale, nell’ultimo anno, sono stati effettuati 54.214 controlli, con l’identificazione di 87.430 persone ed il controllo di più di 48.946 mezzi”.

Numeri che assumono un rilievo, ma – per il Tenente colonnello – non sono “inquadrabili in un contesto di criminalità organizzata in grado di inquinare profondamente il tessuto sociale del territorio”. A proposito, il comandante ha assicurato “il massimo impegno del mio Nucleo investigativo che con paziente, prudente e rigorosa riservatezza, supportati dalla Procura distrettuale di Torino, monitora, analizza ed indaga sia in chiave preventiva, che repressiva, ogni possibile tentativo di infiltrazione che l’Arma dei Carabinieri in Valle impedirà sul nascere”.

L’obiettivo è restituire “alla collettività il cosiddetto senso di sicurezza percepita” e questo avverrà se “saremo capaci, non solo di sfoggiare dati statistici più o meno confortanti, ma di rendere il più possibile visibile la nostra azione, di instaurare con la cittadinanza un rapporto di reciproca fiducia che si crea e si consolida stando costantemente in mezzo alla gente, con la gente, a fianco della gente”.

Oltre al tenente colonnello Rocco (gli succederà il tenente colonnello Emanuele Caminada, attuale comandante del nucleo operativo radiomobile di Torino), a lasciare la Valle d’Aosta, in ambito militare, è anche il cappellano Don Flavio Riva, assegnato all’Accademia della Guardia di Finanza a Bergamo. Per lui, in regalo dal comandante territoriale regionale, un’opera raffigurante la “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma. La cerimonia si è quindi conclusa con la consegna, per essersi distinti in servizio, di encomi ed elogi al capitano Danilo D’Angelo, al maresciallo capo Davide Chessa, al vice brigadiere Calogero Tumminello, al tenente Carmelo Mossucca, al luogotenente Marco Sebastianelli (per l’aliquota operativa della compagnia di Saint-Vincent) e al maresciallo capo Andrea Denza.

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