Controllo della spesa pubblica e Soccorso alpino in evidenza all’anniversario delle “Fiamme gialle”

22 Giugno 2018

“In questo momento assai oscuro per la nostra Patria, a noi cittadini disorientati lo Stato si è manifestato con la sua parte migliore, i suoi servitori”. Per sottolineare l’orgoglio delle “Fiamme gialle” nel 244° anniversario della fondazione del Corpo, il comandante dei finanzieri valdostani, il generale di Brigata Raffaele Ditroia, ha scelto le parole scritte, all’indomani della tragedia che lo ha colpito, da Tullio Dall’Osso, padre di Carlo, una delle vittime della valanga dello scorso aprile al Col Chamolé.

L’uomo era anche presente alla cerimonia tenutasi nella mattinata di oggi, venerdì 22 giugno, nel cortile della caserma “Luboz”, sede del comando regionale della Guardia di finanza. Ha consegnato personalmente le distinzioni agli uomini del Sagf che, sulle alture di Pila, hanno contribuito a recuperare il cadavere del figlio, istruttore del Cai 52enne, travolto ed ucciso dall’enorme massa di neve staccatasi quel mattino.

La montagna è stata peraltro centrale nelle celebrazioni di stamane. Altri finanzieri delle due stazioni esistenti in Valle del Soccorso Alpino (ad Entrèves e Cervinia) sono stati infatti premiati per la partecipazione alle operazioni dello scorso anno all’albergo in località Rigopiano, negli Abruzzi, e di soccorso a due snowboarders sulle montagne della Valle. In generale, nell’ultimo anno e mezzo il personale specializzato ha effettuato 106 interventi a favore di 181 persone, di cui 100 illese, 48 ferite e 33 vittime.

L’altro aspetto sul quale, nel ripercorrere il 2017 delle “Fiamme gialle” in Valle, il generale Ditroia ha voluto porre l’accento è stato quello del controllo della spesa pubblica. Al riguardo, l’ufficiale ha sottolineato l’indagine sul Casinò de la Vallée, “seconda attività svolta dalla Guardia di finanza in Italia, con un danno contestato da 140 milioni di euro”. Un’investigazione possibile grazie “non solo alla professionalità del personale, ma anche alla sinergia con le Procure” della Corte dei Conti e della Repubblica.

Riconoscimenti sono quindi andati ai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria che hanno condotto tale inchiesta, chiusa sul versante contabile con un giudizio per presunto danno erariale nei confronti di ventuno amministratori regionali (in carica ed ex) e di un dirigente, mentre su quello penale sono otto gli imputati che andranno ad udienza preliminare in luglio, tra i quali tre ex assessori alle finanze e due già amministratori unici del Casinò. L’altra indagine in evidenza è stata quella sfociata nella denuncia per usura, riciclaggio, truffa e abusiva attività finanziaria di undici tra “cambisti” e “scontisti” attivi nei dintorni della casa da gioco, con l’emissione di centossessanta verbali per contestazione alla normativa valutaria.

Tra i finanzieri del Gruppo Aosta, invece, benemerenze per le operazioni “Barber shop” (prima contestazione di autoriciclaggio in Valle, mossa ad una coppia accusata di aver dirottato su investimenti a Santo Domingo i soldi dovuti al fisco) e per l’attività investigativa che ha condotto all’arresto di uno psichiatra aostano, processato per l’emissione di certificati medici “compiacenti” e per atti di libidine su alcune pazienti. Infine, le “coccole” dei bambini dell’“Estate ragazzi” di una parrocchia aostana hanno accompagnato i cani antidroga “Ubor” e “Blade”, premiati con i loro conduttori del Servizio cinofilo, per le operazioni che hanno consentito il recupero di quantitativi di sostanza stupefacente.

In termini complessivi, nell’ultimo anno e mezzo le “Fiamme gialle” hanno accertato evasione fiscale per 46 milioni 122mila euro. Gli interventi contro le frodi fiscali sono stati 223, mentre nel comparto “scontrini e ricevute fiscali”, dai 2.364 interventi condotti è emerso il 16% di irregolarità. Ventisei gli evasori totali individuati, cui viene contestata l’elusione al fisco di oltre 8 milioni 957mila euro. Ventuno, invece, i datori di lavoro raggiunti da verbali per l’impiego di lavoratori “in nero” o irregolari. Nel comparto del gioco e delle scommesse, tredici indagini finanziarie hanno portato al coinvolgimento di cinque persone, con recupero a tassazione di imponibili per 35 milioni 972mila euro.

In fatto di anticorruzione, sette le occasioni in cui le “Fiamme gialle” sono entrate in azione, denunciando quattordici persone (di cui dodici, con la qualifica di pubblici ufficiali) e arrestandone una. Nel campo degli appalti, tre interventi, tra i quali uno nel settore sanitario. Sessantotto poi le verifiche che hanno riguardato le “prestazioni sociali agevolate”, per scongiurare che possa beneficiarne chi non ne ha diritto, a danno dei più bisognosi: 41 si sono concluse con esito positivo, accertando una frode pari a 214.949 euro.

L’attenzione ai movimenti di contanti alle frontiere ha portato poi alla scoperta di 12.500 euro illecitamente trasportati da persone che entravano od uscivano dall’Italia e, in fatto di reati fallimentari, sono stati contestati verbali a due persone, una delle quali tratta in arresto. La lotta alla contraffazione ha visto il sequestro di 2.746 articoli. Rinvenute anche banconote false per un totale di 13.510 euro. Infine, nel contrasto ai traffici di droga, undici gli arresti ed un totale complessivo di oltre due chili e quattro etti di sostanze sequestrate.

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