Costi della politica: chiesti 1 anno e 10 mesi per gli imputati di Stella Alpina

È stata questa la richiesta di pena formulata questa mattina durante l'udienza dal pm Mineccia nei confronti di Marco Viérin, André Lanièce e Dario Comé per il reato di peculato. Attesa per il 28 aprile la sentenza.
Gli imputati di Stella Alpina Dario Comé, André Lanièce e Marco Viérin con l'avvocato Marchesini
Cronaca

1 anno e 10 mesi di reclusione per il reato di peculato.
È stata questa la richiesta di pena formulata questa mattina, durante l’udienza, dal Procuratore capo Marilinda Mineccia nei confronti dei tre imputati di Stella Alpina Marco Viérin, André Lanièce e Dario Comé (presenti in aula) – difesi dagli avvocati Stefano Marchesini e Lorenzo Bertacco – all’interno della seconda tranche del processo sui rimborsi dei gruppi del Consiglio Regionale.

La richiesta di condanna, pena sospesa, presentata davanti al gup Giuseppe Colazingari, si basa sulla contestazione da parte della Procura di 138.600 euro versati dagli imputati dal 2009 al 2012, tramite assegni, sui propri conti correnti.

“Abbiamo chiesto un anno e 10 mesi di reclusione con sospensione della condizionale della pena – ha commentato telegraficamente la pm Mineccia – in modo conforme per tutti e tre gli imputati”.

Una richiesta che non ha smosso le certezze degli avvocati difensori: “Siamo convinti che riusciremo a dimostrare la totale innocenza dei nostri assistiti – ha spiegato l’avvocato Stefano Marchesini – dal momento che abbiamo presentato una mole di memorie che spiegano come tutte le spese fossero assolutamente previste dalla legge e come non ci sia stata alcuna appropriazione di beni propri voluttuari. Sono stati due anni molto duri per i nostri clienti, ma stiamo dimostrando in un’aula di tribunale la loro totale estraneità ai fatti contestati”.

Certezza che deriva anche da un altro elemento, che la difesa ha presentato: “I rimborsi peraltro – conclude Marchesini – non avevano cadenza regolare, né tantomeno mensile, e non avevano neanche gli stessi importi, e questo è un dato fattuale. La maggior parte oltretutto erano presentati a fine anno al capogruppo assieme ai giustificativi di spesa”.

La sentenza, invece, è attesa per martedì prossimo, 28 aprile

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