Furto di monete al museo, la difesa del 51enne denunciato chiede la perizia psichiatrica

05 Febbraio 2018

Sarà una perizia, che verrà affidata allo psichiatra Etienne Roveyaz, ad accertare se il 51enne Stefano Di Mascio, denunciato per la sottrazione di monete dello scorso 31 gennaio al Museo archeologico regionale, era capace di intendere e di volere al momento dei fatti. Lo ha deciso oggi, lunedì 5 febbraio, nell’udienza in cui l’aostano rintracciato dalla Squadra mobile della Questura a seguito delle indagini durate 36 ore è comparso al Tribunale di Aosta, il giudice monocratico del Tribunale di Aosta Maurizio D’Abrusco, accogliendo la richiesta del difensore dell’uomo, l’avvocato Davide Meloni. Il legale ha condizionato la richiesta di giudizio abbreviato all’espletamento dell’esame, perché “l’imputato – ha motivato in aula – è ludopatico da lungo tempo”. Il conferimento dell’incarico avverrà nell’udienza programmata per il prossimo 9 marzo. L’accusa era rappresentata dal pubblico ministero Luca Ceccanti. Ai poliziotti che lo hanno individuato, comparando le immagini della videosorveglianza alle banche dati delle forze dell'ordine, l'aostano, che ha vari precedenti per reati predatori, aveva detto di aver agito "per bisogno di soldi".

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