Un passamontagna abbandonato vicino ad un cassonetto della spazzatura e la preziosa collaborazione dei Ris di Parma hanno permesso ai Carabinieri di identificare l’autore della rapina avvenuta il 18 febbraio scorso in una tabaccheria del centro di Chatillon. Per Marco V, 21 anni di origini calabresi, residente per un certo periodo in Valle, è scattata la denuncia per rapina aggravata a mano armata.
I fatti. Erano circa le 19 del 18 febbraio 2014 quando un individuo alto e magro è entrato nella tabaccheria di località Chameran a Chatillon, con il viso coperto da una passamontagna e armato di coletto, facendosi consegnare, dopo aver minacciato l’anziana titolare, l’incasso di circa 600 euro. All’arrivo delle forze dell’ordine dell’uomo non c’era più traccia e anche la proprietaria dell’esercizio commerciale, sprovvisto di telecamere, non aveva saputo aiutare i militari. "Eravamo nel buio più totale" spiega il Capitano Enzo Molinari "la signora era talmente scossa che non riusciva a collaborare". Il giorno successivo una pattuglia in perlustrazione nella zona ha ritrovato abbandonato vicino ad un cassonetto il passamontagna con all’interno un capello di colore castagno. Il tutto è stato quindi inviato ai Ris di Parma che sono riusciti nel giugno scorso a identificare un Dna. "Gli investigatori – aggiunge il Comandante Samuele Signinolfi – sono stati bravi a capire a chi apparteneva il Dna". Le indagini infatti erano proseguite con l’ascolto di alcuni testimoni e con l’analisi delle cellule telefoniche presenti in zona al momento della rapina. Identificato il rapinatore i Carabinieri l’hanno fermato per sottoporlo al prelievo di un campione di saliva che poi i Ris, nel settembre scorso, hanno confermato appartenere al soggetto che aveva indossato il passamontagna. La richiesta di custodia cautelare dei Carabinieri non è stata accolta, però, dal Gip e quindi al momento il 21enne risulta denunciato a piede libero.
"Siamo comunque felici di questo risultato – spiega ancora Signinolfi – perché negli ultimi tempi alcune rapine e scippi avvenuti in Valle avevano creato molto allarme sociale nella popolazione che sempre più si chiede dove sono le forze dell’ordine. Noi ci siamo, magari ci vuole un po’ di tempo, ma poi arriviamo."