Ricorso della procura di Aosta contro la decisione del Tribunale di Aosta che il 30 ottobre scorso ha condannato 5 dei 48 imputati tra allevatori, caseari e veterinari nel processo sul bestiame contaminato e la Fontina adulterata.
Il Pm Pasquale Longarini ha chiesto alla Corte di Appello di Torino il processo per 33 delle 43 persone assolte. Le accuse andavano a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni della Regione, maltrattamento e uccisione di animali, abusivo esercizio di professione e frode in commercio.
Le condanne in primo grado erano state di: 2 anni e 6 mesi per Antonio Albisetti (48, Montjovet), 4 anni per Angelo Cabraz (42, Jovencan), un anno e 6 mesi per Marisa Cheillon (51, Gignod); 4 anni per Eliseo Duclos (58, Gignod), 3 anni e 6 mesi per il veterinario dell’Usl Claudio Trocello. Anche da parte delle difese dei condannati è attesa la richiesta di appello. I fatti nella maggior parte dei casi risalgono al 2008 e per i reati minori si avvicina la prescrizione (alcuni capi d’imputazione erano già stati prescritti nella sentenza di primo grado).