Ladro investito: forse è un cittadino straniero. I complici fuggono con un carroattrezzi rubato

Non è ancora stato identificato il giovane ladro investito, mercoledì scorso, mentre tentava la fuga in autostrada. Intanto è caccia ai complici, che hanno fatto perdere le loro tracce. I movimenti dei due ladri sono stati seguiti fino a Bologna.
L'auto rubata e gli attrezzi da scasso dei ladri
Cronaca

Non è ancora stato identificato il giovane ladro investito, mercoledì scorso, mentre tentava la fuga in autostrada.
Intanto è caccia ai complici, che hanno fatto perdere le loro tracce. I movimenti dei due ladri sono stati seguiti fino al casello autostradale di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Infatti, dopo essere riusciti a fuggire agli agenti della polstrada, hanno rubato un carroattrezzi a Châtillon e poi hanno percorso mezza Italia. I movimenti dei due sono stati monitorati grazie al Telepass.

Secondo gli agenti della polizia stradale, il giovane morto, con ogni probabilità è un cittadino straniero. Mercoledì sera, aveva rubato una Fiat Uno, di proprietà di Mauro Marzini, 70 anni di Sarre. Il pensionato aveva dato subito l’allarme del furto. E così era iniziato l’inseguimento. L’auto era stata avvistata sull’autostrada A5, all’altezza di Champagne. Qui, i tre, probabilmente sentendosi braccati, hanno abbandonato l’auto rubata sulla corsia di sorpasso, e hanno scavalcato il guard-rail centrale, che divide le due carreggiate.

I primi due ce la fanno, il terzo è stato travolto da una Bmw, che viaggiava in direzione Aosta, condotta da Andrea Murari, 40 anni di Aosta. L’uomo non è riuscito a evitare il ladro. L’urto è stato molto violento, tanto che la Bmw ha riportato notevoli danni, e il ragazzo è stato scaraventato a terra, riportando ferite mortali. Immediati i soccorsi. Ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. E’ morto sul colpo. “Ho visto due ombre, poi il terribile urto”, ha dichiarato Murari agli agenti della polstrada. Il conducente non ha potuto in alcun modo evitare il tragico impatto.

Intanto, gli agenti della polstrada stanno cercando di identificare la vittima. Infatti, non aveva con sé documenti. Il ragazzo indossava un paio di jeans e un giobotto nero. Gli agenti della scientifica hanno preso le impronte sull’auto abbandonata, e sugli strumenti da scasso, che i tre ladri hanno lasciato sulla Fiat Uno.

Ma sembrerebbe che i tre non fossero fotosegnalati. Sul corpo del ragazzo gli agenti hanno trovato un telefono cellulare. Infatti, il giovane ha ricevuto alcune telefonate subito dopo l’incidente, quindi non è da escludere che siano stati gli stessi complici a chiamarlo. Ma non apparteneva alla vittima. In questo momento stanno ricostruendo tutti i movimenti della sim, che ha cambiato compagnie, titolari.
Ancora da chiarire il motivo del furto di una utilitaria così vecchia, che non ha alcun valore sul mercato. Forse, sarebbe servita loro per qualche rapina o per altri scopi criminali.

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