Omicidio a Fénis: Armando Tealdi trovato strangolato in casa

28 Dicembre 2009
Stanno lavorando a 360 gradi per risalire all'autore dell'omicidio di Armando Tealdi, di 40 anni, di Fénis, ucciso domenica 27 dicembre. I carabinieri non escludono nessuna ipotesi.
L'uomo, proprietario della pizzeria al taglio di Fénis, Scacco Matto, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione al civico 107 di località Chez Sapin a Fénis, a pochi metri di distanza dal ristorante La Chatelaine. Il corpo è stato trovato disteso sul letto,
con il pigiama ancora addosso e sulla gola evidenti segni di strangolamento. Sui polsi segni che indicano che era stato legato, e poi slegato, probabilmente con il filo della luce.

Il corpo privo di vita è stato scoperto alle 17.30 da una ragazza romena che era sua dipendente. Non vedendolo arrivare al lavoro, è andata a cercarlo a casa, una palazzina di due piani che si trova dall'altra parte della strada rispetto alla pizzeria Scacco Matto. Scattato l'allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri, coordinati dal pm Daniela Isaia.

Per il titolare del distributore Total, proprio sotto la sua abitazione Armando Tealdi "era una persona schiva, sempre gentile ed educata". Viveva da solo, non aveva precedenti penali e non risulta collegato in qualsiasi modo con la criminalità. Il sindaco di Fenis, Fabio Cerise, lo ricorda come "una persona molto riservata che non aveva mai creato problemi".

I carabinieri di Saint-Vincent e Aosta in queste ore stanno interrogando la sua collaboratrice mentre la 'scientifica' è impegnata a effettuare i rilievi nell'alloggio al primo piano dove abitava la vittima. Nessuna pista per ora è esclusa, anche se gli inquirenti ritengono improbabile che si tratti di un furto in abitazione finito male perché non risulta essere scomparso nulla di valore dall'appartamento. L'attenzione degli inquirenti, in questa prima fase investigativa, è rivolta a possibili vendette per motivi economici o sentimentali. Infatti, una delle ipotesi più accreditate è quella passionale.

La morte – provocata da uno strangolamento – potrebbe risalire alla notte precedente oppure a domenica mattina. Sulla porta dell'alloggio non ci sono segni di effrazione, circostanza che dimostra che la vittima conosceva l'assassino e lo ha fatto entrare in casa. Dopo averlo ucciso, l'omicida si è quindi allontanato alla guida dell'auto del pizzaiolo, una Skoda: le ricerche sono state diramate a livello nazionale. Ma per il momento ancora nessuna traccia.

Le dichiarazioni della romena potrebbero essere la chiave di svolta per gli inquirenti per risalire all'autore del delitto. La donna dovrà chiarire anche i rapporti extra-professionali che c'erano tra lei e la vittima. Sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso e a stabilire l'ora precisa della morte del pizzaiolo. L'esame autoptico, con ogni probabilità, sarà affidato domani, lunedì 28 dicembre, dal pm Isaia che si occupa del caso.

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