Operaio morto ad Allein, due indagati per omicidio colposo
È iniziata attorno alle 11.30 di oggi, martedì 8 settembre, l’autopsia sul corpo di Luigi Claudio Campi, il 46enne originario di Como e residente a Ceriano Laghetto (Monza-Brianza), morto venerdì scorso cadendo nella vasca di carico di una centrale idroelettrica ad Allein. L’incarico era stato attribuito in mattinata al medico legale Pasquale Beltempo dal pm Francesco Pizzato, che indaga sull’incidente per omicidio colposo. Il termine per la presentazione della relazione autoptica conclusiva è di 60 giorni, scadrà quindi il 9 novembre.
Al momento, la Procura ha iscritto sul registro degli indagati due persone. Si tratta dell’83enne aostano Gianfranco Marten Perolino, presidente della cooperativa Forza e Luce di Aosta (società cui fa riferimento l’impianto) e del 50enne milanese Alberto Sala, consigliere d’amministrazione con delega alla sicurezza della “Api Spa” di Rozzano (Milano), la ditta per cui era al lavoro Campi. Per entrambi, trattandosi di incidente sul lavoro, l’avviso di garanzia rappresenta un atto dovuto, alla luce delle rispettive posizioni di garanzia nei confronti del deceduto, mirato anche a consentire di partecipare, con propri consulenti, agli accertamenti tecnici disposti nell’inchiesta.
Intanto, la vasca in cui è caduto l’operaio specializzato, a monte della centrale idroelettrica sul torrente Artanavaz, è stata posta sotto sequestro. A quanto ricostruito sinora, Campi si trovava su un rialzo, nella parte superiore della struttura, intento a cambiare una guarnizione del macchinario che effettua la pulizia della griglia da foglie ed altri residui, attraverso una sorta di “pettine” che scende lungo due guide. Ad un certo punto, il pettine è sceso, trascinando con sé l’uomo (che è rimasto anche bloccato, senza vita, sul fondo della vasca).
L’incidente non ha però avuto testimoni diretti: era presente, sul posto, un collega di Campi, ma stava svolgendo altre mansioni e non ha assistito ai fatti. È stato comunque sentito, come altre persone, nell’imminenza del sinistro, dai Carabinieri della stazione di Etroubles. Anche una telecamera presente in zona non sembra essere destinata ad aiutare la ricomposizione della dinamica: è legata al monitoraggio dell’invaso del corso d’acqua e non all’impianto. Gli accertamenti sull’accaduto sono affidati al Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Usl.