Processo ospedale, Rollandin ribadisce: “E’ stato un errore della macchina”

"Io - ha ribadito Rollandin - non ho avuto alcun ruolo attivo se non quello di firmare l'atto che mi è stato dato" dopo un "confronto tra le strutture".
Augusto Rollandin
Cronaca

E’ durata meno di dieci minuti la dichiarazione spontanea del Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nell’ambito dell’inchiesta sull’ampliamento dell’Ospedale Parini. Rollandin è arrivato a Palazzo di Giustizia ad Aosta alle 9.20 di oggi a Palazzo di giustizia ad Aosta.

All’uscita il Presidente della Regione ha spiegato, riguardo alla contestata "soppressione" di una parte di pagina della relazione generale allegata alla delibera di Giunta per la compravendita del parcheggio pluripiano dell’Ospedale Parini di Aosta, che si è trattato di un "errore della macchina".

"Io – ha ribadito Rollandin – non ho avuto alcun ruolo attivo se non quello di firmare l’atto che mi è stato dato" dopo un "confronto tra le strutture. Sono sicuro che quello che è stato fatto è in qualche modo conforme. Io non ho mai dubitato".

Secondo l’accusa la presunta difformità tra i due documenti – in particolare la "soppressione" di una parte di documento e l’aggiunta di una clausola nel contratto nella compravendita del parcheggio pluripiano – ha prodotto "un ingiusto profitto e rilevante vantaggio patrimoniale alla Societa’ Saint Bernard srl". 

Oltre a Rollandin sono coinvolti nell’inchiesta l’imprenditore aostano Giuseppe Tropiano, l’amministratore unico Coup srl Paolo Giunti, gli ingegneri Biagio De Risi, Matteo Gregorini, Serafino Pallù e Alessandro De Checchi.

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