Processo spese della politica: è il giorno della difesa di UV e Fédération

È stata la mattinata della difesa, oggi in Procura per il processo sui fondi dei gruppi consiliari, degli imputati di Union Valdôtaine e Fédération Autonomiste. La difesa: “La nostra tesi è che non esista né peculato né finanziamento illecito".
Cronaca

È stata la mattinata della difesa, oggi in Procura per il processo sui fondi dei gruppi consiliari, degli imputati di Union Valdôtaine e Fédération Autonomiste.
Cinque gli imputati presenti in aula, davanti al giudice Maurizio D’Abrusco: Ego Perron, Diego Empereur, Osvaldo Chabod e Guido Grimod per l’UV e Leonardo La Torre per Fédération, assistiti dagli avvocati Claudio Soro, Corinne Margueret e Claudio Maria Saracco. Assente invece Claudio Lavoyer.

All’Union sono contestati, dalla pm Marilinda Mineccia, 428.700 euro non giustificati da fini politici e istituzionali, dei quali 13mila per il reato di peculato e 415.700 per finanziamento illecito al partito. A Fédération vengono contestati invece 133mila euro di cui 93.800 per peculato, 39.200 per finanziamento illecito e 23.700 euro per indebita percezione di contributi pubblici su un totale di 156.500 euro di fondi ricevuti.

Reati che, stando all’arringa difensiva, non sussisterebbero: “La tesi della difesa – ha spiegato l’avvocato Claudio Soro – è che non esista né il peculato né il finanziamento illecito ai partiti. Il peculato addebito ad Empereur per i donativi modesti di fine anno è assolutamente inconsistente. Rientrano anzi a pieno titolo nelle spese di rappresentanza avendone tutte le caratteristiche: la modicitià delle spese, l’invio ad elettori di riguardo e a potenziali elettori e l’accompagnamento del tutto con un biglietto del gruppo consiliare dell’Union Valdôtaine”.

Non dissimile la situazione che pende su Fédération: “L’intera somma prelevata e spesa per finalità istituzionali – prosegue Soro – è stata considerata peculato. Dal punto di vista probatorio avevamo prodotto una documentazione di eventi e tutta una serie di documenti che attestano spese anche per la comunicazione. Abbiamo soprattutto indicato due testimoni che hanno confermato come la mobilità sul territorio avveniva attraverso le autovetture personali dei soggetti. La Procura deve dimostrare la colpevolezza dei miei assistiti oltre ogni ragionevole dubbio e non l’ha fatto, quindi gli imputati vanno tutti assolti, con le diverse formule del caso”.

Assoluzione richiesta anche per Osvaldo Chabod e Ego Perron: “I miei assistiti – ha spiegato ai cronisti Corinne Margueret, difensore di Chabod e Perron – non erano consiglieri regionali, quindi non ci sono gli elementi per accusarli di finanziamento illecito al partito”.

Stessa richiesta formulata per Guido Grimod, rappresentante dell’editrice de ‘Le Peuple Valdôtain’, secondo quanto dichiarato dall’avvocato Claudio Maria Saracco: “Noi chiediamo l’assoluzione con formula peina per Grimod – ha dichiarato – dal momento che la Corte dei Conti stessa ha sempre approvato le spese sostenute”.

L’accusa ha chiesto un anno e 8 mesi di reclusione per Empereur, un anno e di 200mila euro di multa per Perron e Chabod e 10 mesi e 200mila euro di multa per Grimod. Riguardo Fédération le richieste erano di 2 anni e 4 mesi di reclusione per La Torre e un anno e dieci mesi per Lavoyer.  

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