Ristorante di Aosta con 40 lavoratori in nero o irregolari. “Tutto falso” secondo l’amministratore

Secondo la Guardia di Finanza, il ristorante Rosso Pomodoro di Aosta, faceva lavorare 31 dipendenti in maniera irregolare e nove in nero. Per Massimo Piscopo, amministratore del punto vendita, "non c'è mai stato e non c'è nessun lavoratore in nero".
Guardia di Finanza
Cronaca

 Il titolare del ristorante Rosso Pomodoro, di corso Ivrea, ad Aosta, faceva lavorare i suoi dipendenti in maniera irregolare. Su 50 lavoratori, 31 avevano posizioni irregolari e nove lavoravano completamente in nero.
L'operazione di contrasto al lavoro nero e irregolare è stata svolta dai militari della Guardia di Finanza di Aosta.
''Gli accertamenti – spiegano i finanzieri – hanno consentito di rilevare che la società utilizzava personale dipendente in assenza delle previste comunicazioni preventive e senza le rituali annotazioni nella documentazione contributiva obbligatoria, con conseguente assenza di copertura assicurativa e previdenziale. L'azione ispettiva, pertanto, ha permesso di segnalare agli uffici finanziari, previdenziali ed assicurativi l'irregolare posizione lavorativa del personale summenzionato ed accertare retribuzioni "fuori busta", ovvero, non risultanti dai cedolini paga, per circa 130 mila euro''.

I lavoratori erano quasi tutti cittadini italiani, tranne due, di nazionalità egiziana, ma in regola.  I militari, durante gli accertamenti, sono riusciti a trovare il libro paga e i turni svolti dal personale, il tutto occultato mediante l'utilizzo di sofisticati sistemi informatici.

Tutto falso secondo Massimo Piscopo, Amministratore del punto vendita Rosso Pomodoro di Aosta. "Il ristorante di Aosta non ha mai avuto 50 dipendenti, è un numero spropositato rispetto alla realtà, tenendo conto che il punto vendita più grande di Italia, quello di Torino, ha 26 dipendenti". 

L'ispezione della Guardia di Finanza, sempre secondo Piscopo, ha riguardato due filoni "sui corrispettivi non è stato rilevato nulla e non abbiamo avuto alcuna sanzione, sul fronte dei contratti e del lavoro, c'è stata contestata una discrepanza di orario, ancora da verificare, di 20/25 ore per alcuni dipendenti. Non c'è mai stato e non c'è nessun lavoratore in nero nel nostro punto vendita".

"Cerchiamo di portare un pò di napoletanità in Valle d'Aosta e di offrire ai valdostani il sapore di prodotti che altrimenti non arriverebbero".

 

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