Tenta di entrare in Svizzera con tre stranieri irregolari: “passeur” patteggia 8 mesi

18 Agosto 2018

Per la seconda volta, in meno di dieci giorni, al tunnel del Gran San Bernardo si registra un tentativo di espatrio da parte di “passeur”. Di persone, cioè, che trasportano stranieri senza documenti, quindi irregolarmente presenti in Italia. E' poco per dire se una rotta dell'immigrazione clandestina, con arresti sinora frequenti verso la Francia, stia iniziando a privilegiare la Confederazione elvetica. Tuttavia, se nel caso precedente (risalente alla settimana scorsa) il fermato aveva sostenuto di “aver sbagliato strada”, in quello di ieri, venerdì 17 agosto, la volontà di varcare la frontiera è apparsa meno casuale.

Mourad Harabi, 35enne tunisino, è infatti stato controllato in mattinata dalle autorità elvetiche, all'ingresso nel Paese. Trasportava, su un'Audi con targa francese, tre connazionali minorenni, risultati tutti senza documenti. E' quindi scattato il respingimento, con gli agenti della Polizia di frontiera italiana che lo hanno preso in consegna ed arrestato, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nella mattinata di oggi, sabato 18, è stato condotto al Tribunale di Aosta, per il processo con rito direttissimo dinanzi al giudice monocratico Marco Tornatore (pm Luca Ceccanti). Assistito dall'avvocato Valeria Fadda, ha patteggiato 8 mesi e 30mila euro di multa (pena sospesa). Gli è stata, inoltre, confiscata la vettura usata per il trasporto.

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