Vigili del Fuoco: Santa Barbara, tra bilanci e prospettive di riorganizzazione
Se, come recita la preghiera del pompiere, "un giorno senza rischio non è vissuto", guardando i dati diffusi oggi, in occasione della tradizionale cerimonia di Santa Barbara, si può concludere che nel 2015 i Vigili del fuoco valdostani abbiano vissuto eccome.
Millecinquecento, cioè oltre quattro al giorno, sono infatti stati gli interventi che, nell’anno quasi terminato, hanno impegnato gli uomini del comando di corso Ivrea. "Si è trattato – ha spiegato il comandante Pio Porretta, alla sua "prima volta" pubblica da responsabile del Corpo regionale – soprattutto di incendi, ma anche di soccorso alle persone e di incidenti stradali. Il dato è in linea con i dodici mesi precedenti, segno per il Comandante "della validità dell’azione di prevenzione condotta, sia dell’attenzione riposta dalla popolazione verso le norme di sicurezza".
Il soccorso, però, non esaurisce le attività dei Vigili del fuoco valdostani. Nel 2015, sono state evase oltre 700 pratiche nel campo della prevenzione incendi, con i rappresentanti del Corpo intervenuti a 40 Commissioni per il rilascio di autorizzazioni e 7 procedimenti avviati in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. Dal punto di vista della formazione, 12mila ore di attività sono state investite nel miglioramento degli standard del personale. Di rilievo, il completamento del percorso formativo di 19 vigili effettivi e di 61 nuovi volontari.
Esaurita la parte dedicata all’operatività, il Comandante Porretta ha poi ricordato l’avviata riorganizzazione del sistema di soccorso pubblico valdostano, fondato sulla peculiarità delle “competenze prefettizie in capo al Presidente della Regione e sull’appartenenza all’Amministrazione sia dei Vigili del fuoco, sia del Corpo forestale”. Un sistema integrato, che va gestito “attraverso una visione d’insieme”, e per il quale “la riorganizzazione è il punto di partenza verso una sempre miglior performance rispetto alle emergenze locali e nazionali”.
Riguardo agli obiettivi futuri, dopo l’ultimazione del primo lotto di lavori sulla caserma, che ha consentito la riorganizzazione degli uffici, il 2016 dovrebbe vedere il completamento definitivo dell’opera. Sul versante delle dotazioni, è invece attesa la riorganizzazione informatica del Corpo, sia per gli applicativi legati alla formazione (già in prova per i corsi dei volontari), sia per quelli d’intervento (con un software di gestione delle chiamate).
Intervenendo subito dopo Porretta, il presidente della Regione Augusto Rollandin ha sottolineato quanto sia “interessante vedere come il lavoro fatto negli anni, dedicando attenzione ai Vigili del fuoco, abbia dato i suoi frutti, specie sul piano della prevenzione”. “E’ interessante – ha aggiunto il Capo dell’Esecutivo – vedere che abbiamo dato vita ad un sistema che mette i vigili in condizioni di fornire le più svariate risposte, nei vari ambiti e in tutte le località della regione ove sono chiamati ad intervenire”. Guardando al futuro, Rollandin ha ricordato che l’Amministrazione regionale ha accantonato “il progetto di una nuova caserma. Si tratta ora di raggruppare al meglio, in questa, le funzioni di formazione ed intervento”.
La cerimonia si era aperta con la deposizione, nel cortile del comando, di corone d’alloro in memoria di tutti i Vigili del fuoco scomparsi nellì’assolvimento del loro dovere e del caposquadra Erik Mortara (cui è anche intitolata la caserma che ha ospitato le celebrazioni), scomparso nel 2012 durante un intervento di soccorso.