Voto di scambio, assolti i due cugini Perrin “perché il fatto non sussiste”

02 Marzo 2016

Imputati, in concorso tra loro, di voto di scambio, sono stati assolti dal giudice per l’udienza preliminare, Giuseppe Colazingari, "perché il fatto non sussiste" i cugini Perrin, Davide di 33 e Fulvio di 30 anni. Sentenza di "non luogo a procedere", per le imputazioni di stampo elettorale, anche per Cosimo Lippo, 38 anni.

Si chiude così il filone del processo scaturito dall’operazione "Declino", condotta dai Carabinieri di Chatillon/Saint-Vincent, legato alle ultime elezioni regionali. Secondo i militari, Davide Perrin, candidato per l’Union Valdotaine, aveva consegnato, sei giorni prima dell’apertura delle urne, tramite suo cugino Fulvio, la somma di mille euro, in cambio di voti, a Lippo. Una cessione avvenuta, sulla base della ricostruzione dell’Arma, in un parcheggio di Nus.

A suffragare quella cessione, però, erano delle intercettazioni sulle quali, nell’udienza dello scorso 25 novembre, i legali Alberto Varallo e Ascanio Donadio, difensori dei due cugini, avevano sollevato un’eccezione. Il Gup l’aveva accolta e quelle telefonate erano state giudicate "inutilizzabili" nei confronti degli imputati, perché relative ad altro procedimento dell’inchiesta, vale a dire il filone principale dell’operazione "Declino", legato ad un tentativo di estorsione.

Al pubblico ministero, Pasquale Longarini, lo scorso gennaio, venuta meno la "trave portante" dell’impianto accusatorio a carico dei Perrin, non era rimasto altro che chiedere l’assoluzione per i tre coinvolti in quella parte delle indagini, "perché il fatto non sussiste". Richiesta che il gup ha fatto sua con la sentenza di oggi, che comprende anche le posizioni di tutti gli altri imputati.

Le imputazioni scaturite dal resto delle indagini erano legate alla "lotta" fra due gruppi (uno guidato da Cosimo Lippo e l’altro dai fratelli albanesi Bardh e Blerim Prendi) per ottenere la gestione del night "Petra club", in via della Stazione a Chatillon. I reati contestati comprendevano: tentata estorsione in concorso, minacce aggravate, lesioni personali, violenza privata, concorso in cessione di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale e della prostituzione. 

Al riguardo, nell’udienza preliminare di oggi, sono stati condannati Gerardo Iannone (24 anni, di Aosta) a 6 mesi (pena sospesa), Salvatore Sbarra (64 anni, di Saint-Vincent) a 2 anni e 4 mesi, oltre a 1800 euro di multa e Blerim Prendi (30 anni, residente a Quart) a 3 mesi. Assoluzione "per non aver commesso il fatto" per Leonardo Tocci (48 anni, di Saint-Vincent).

Per altri imputati di quella parte dell’inchiesta, che non avevano però scelto il rito abbreviato (e cioé Salvatore Filice, Giovanni Cusimano, Francesco Caffio, Cosimo Magrì e Cosimo Lippo, per i reati non elettorali di cui è accusato), accogliendo la richiesta del pubblico ministero, il giudice per l’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio. L’udienza è in programma per il prossimo maggio. La posizione di Bardh Prendi era stata già stralciata in passato, perché l’imputato è attualmente irreperibile.

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