Arriva in sala “Segnali di vita”, il film di Leandro Picarella girato a Saint-Barthélemy

23 Febbraio 2024

Da venerdì 1° marzo arriva nei cinema valdostani “Segnali di vita” (Italia, Svizzera, 2023, 106’), terzo lungometraggio diretto dal regista e sceneggiatore siciliano Leandro Picarella. Il film girato interamente nel vallone di Saint-Barthélemy, che unisce un approccio documentaristico ed elementi di finzione, è stato presentato in anteprima mondiale, domenica 22 ottobre 2023, alla 18ª edizione della Festa del Cinema di Roma all’interno della sezione “Freestyle”, riscuotendo un notevole successo di pubblico. L’opera è prodotta da Qoomon con Rai Cinema in coproduzione con Soap Factory, con la produzione esecutiva di LEubage e il sostegno di Film Commission Vallée d’Aoste.

“Segnali di vita” di Leandro Picarella

Le proiezioni di “Segnali di vita” in Valle d’Aosta

Il pubblico valdostano potrà vedere il film di Picarella grazie a cinque proiezioni organizzate nei diversi cinema locali: venerdì 1° e domenica 3 marzo il film sarà al Cinema de la Ville di Aosta (orari da definire), sabato 2 marzo, alle 17.30, al cinema di Cogne, giovedì 7 marzo al Cinema Auditorium di Saint-Vincent (orario da definire) e venerdì 8 marzo, alle 20.30, al Courmayeur Cinema. Queste date saranno anticipate da una proiezione a inviti, giovedì 29 febbraio, alle 20.30, presso il Cinema de la Ville di Aosta.

“Siamo davvero felici di presentare al pubblico valdostano questo film che racconta il nostro territorio attraverso una narrazione originale, profonda e creativa”, spiega Alessandra Miletto, Direttrice della Film Commission Vallée d’Aoste. “Abbiamo voluto condividere la prima serata con tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla realizzazione del film, ma tutto il pubblico avrà la possibilità di vederlo nelle serate successive, un’occasione da non perdere”.

Il regista Leandro Picarella

Il film 

La storia raccontata è quella di Paolo Calcidese, astrofisico che decide di trasferirsi a Lignan, villaggio poco popolato nel vallone di Saint-Barthélemy, per lavorare all’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta, luogo nel quale spera di riuscire concentrarsi sulle sue ricerche senza distrazioni. Un problema tecnico al suo telescopio principale lo costringe però ad interrompere lo studio degli astri per rivolgere la sua attenzione verso forme di vita che aveva volutamente trascurato: gli esseri umani. Lo scienziato si trova quindi obbligato a fare la conoscenza degli abitanti del villaggio.

 

 

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