Etetrad, quattro giorni di festa dedicati alla musica del mondo

19 Agosto 2011

Non chiamatela musica tradizionale, sarebbe riduttivo. Da quindici anni Etetrad porta in Valle d’Aosta il meglio della musica popolare, che unisce il patrimonio musicale d’antan alla ricerca e alla sperimentazione, che in un’arte viva come quella del pentagramma non devono mai mancare.
Per quattro giorni l’area verde Tsanti de Bouva di Fénis, vicino al castello e al museo dell’artigianato valdostano, si riempirà di sonorità vicine e lontane, provenienti da Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Svizzera, dai dipartimenti francesi dell’Auvergne, della Bretagna, di Poitou, della Corsica, dagli Stati Uniti, dal Congo, dall’Iran e da altre zone del pianeta.
Ad organizzare la manifestazione, come sempre, i Trouveur Valdotèn, riuniti in società cooperativa.
Oltre ai concerti, troveranno spazio degustazioni, aperitivi, animazioni itineranti. Per i più piccoli sono previsti dei laboratori pratici gratuiti sulla realizzazione di oggetti sonori. Per gli adulti, invece, saranno organizzati degli ateliers di musica d’insieme, di ghironda, di danze tradizionali e di canti tradizionali del Piemonte e dell’area francoprovenzale.
La festa comincia giovedì 25 agosto, alle 15,30, e si conclude domenica 28. Il programma integrale è reperibile sul sito ufficiale www.etetrad.com.

Tra i gruppi più singolari e dediti al crossover presenti alla manifestazione, ricordiamo Balkan Beat Box, alfieri del gipsy rock più sperimentale e danzereccio, provenineti da new York, i francesi Electrons libre (s), che si ispirano a orizzonti musicali molto ampi, Tribal Jaze, apprezzato trio reduce dall’edizione del 1009.
La dimensione orchestrale sarà presente con i padroni di casa, i 23 musicisti del progetto Tradalp, la Ray Lema & Orchestra Cluster, composta da ottanta elementi uniti al celebre pianista congolese Ray Lema e ai percussionisti di TamTando, e la Société fraternelle des cornamuses du Centre, con 35 elementi.
Per i più piccoli, il duo Tradanzando, formato da Mathieu Aymonod e Cristina Peron, propone danze e “giochi musicali”.
 

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