Gli sono state dedicate strade e scuole, un centro di studi porta il suo nome così come un concorso scolastico. Stiamo parlando di Jean-Baptiste Cerlogne, prete e poeta, cui la Valle d'Aosta deve l'inizio di una letteratura tutta in patois. A lui infatti si devono, oltre a tutto un corpo di scritti, tra poesie e canzoni, la prima grammatica e il primo dizionario di dialetto valdostano. Originario di Saint-Nicolas, dove vide la luce il 6 marzo 1826, Cerlogne da semplice pastore e sguattero, divenne soldato, poi prete e infine poeta. Questi cinque profili che riassumono la sua vita sono gli stessi al centro della prima pubblicazione sulla sua figura rivolta ai piccoli lettori delle scuole elementari. La pubblicazione bilingue "Jean-Baptiste Cerlogne, lo spazzacamino che diventò poeta" di Leda Quendoz e Federico Zoja, edito da Vida, è stata presentata lunedì 18 gennaio alle scuole elementari di Saint-Nicolas. L'appuntamento ha aperto ufficialmente l'anno "Cerlogniano", che celebra i 100 anni dalla morte di questo illustre personaggio valdostano, ed ha rappresentato l'occasione per presentare gli appuntamenti che dalla prossima primavera all'autunno lo vedranno nuovamente al centro del contesto culturale valdostano. A presentare il ricco programma di eventi è stato l'assessore regionale alla Cultura Laurent Viérin, il sindaco di Saint-Nicolas Bruno Domaine e il presidente del Centre d'Etudes francoprovençales R.Willien, Alexis Bétemps. A dimostrare come il lavoro di Cerlogne continui oggi nelle scuole elementari sono stati i piccoli studenti del paese che hanno intonato "la pastorala" scritta dall'Abbé nel 1861.
Il 6 marzo una targa alla memoria del ''Abbé Cerlogne sarà posizionata sulla facciata della sua casa natale. Il 5 maggio una tavola rotonda connessa alle Journées de la Civilisation sarà incentrata sugli incontri e sull'attività che Cerlogne ebbe fuori Valle. Dal 17 al 19 maggio La Thuile ospiterà il Concours Cerlogne, naturale prosecuzione del lavoro che l'Abbé iniziò nel corso dello scorso secolo e che gli alunni delle scuole elementari della Valle d'Aosta reinterpretano oggi nella festa annuale del patois. "Nell'anno in cui si celebra Cerlogne- ha spiegato Viérin – abbiamo anche la fortuna di ospitare come comunità valdostana la Fête international des patois, che raduna tutti i patoisans dell'arco alpino. Per questa occasione abbiamo commissionato una pièce alla Federachon valdotaine di teatro populero che metterà in scena uno spettacolo teatrale ispirato alla vita di Cerlogne, spettacolo che finirà su un Dvd. A chiudere l'anno di Cerlogne sarà infine la conferenza annuale del Centro studi franco-provenzale di Saint-Nicolas, che sarà dedicata ai personaggi di fama internazionale che ebbero dei contatti con Cerlogne. In tutto questo viaggio a ritroso alla scoperta di Cerlogne non mancherà la pubblicazione di scritti inediti ritrovati recentemente nella biblioteca del Gran Seminario di Aosta".