Mario Tozzi interviene a Sarre: “L’Italia Intatta è intorno a noi”
È il Castello di Sarre a fare da cornice all’ultima tappa dell’Italia Intatta Tour di Mario Tozzi. Il Geologo e conduttore televisivo romano sabato 3 agosto scorso ha accompagnato il pubblico in un viaggio attraverso l’Italia “della grande bruttezza, ma, soprattutto, della grande bellezza”, un viaggio che vuole riscoprire il vero valore del nostro Bel Paese talvolta celato da obbrobri architettonici e disastri ambientali annunciati.
La serata si è aperta con un suggestivo monologo in cui Tozzi propone una riflessione di ampie vedute su temi caldi di attualità quali l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la mancanza di integrazione armonica fra uomo e natura, e i vari problemi di origine sociale e politica che hanno condotto al deterioramento dei paesaggi italiani.
Nonostante il quadro iniziale non sia dei migliori l’autore non nasconde il proprio ottimismo. Anzi, si dice convinto che delle speranze esistano, molte anche, a patto che il genere umano sia disposto a riallacciare il proprio destino a quello della Terra suggellando un nuovo accordo di rispetto nei confronti della natura, a patto che ogni uomo si renda conto che quando il disastro accade è ormai troppo tardi per rimediare. Tozzi conclude affidando soprattutto a noi italiani il compito diportare avanti questo sviluppo in quanto custodi di paesaggi e opere d’arte unici nel loro genere.
La seconda metà di serata ha visto salire sul palco Lorenza Palma (consigliere comunale Sarre), Mauro Lucianaz (sindaco di Arvier ) e Guido Giardini (responsabile reparto di Medicina e Neurologia di Montagna). I tre invitati, rispondendo alle domande del comico Dario Vergassola, collaboratore di Mario Tozzi durante l’intera manifestazione, hanno spiegato le iniziative ecosostenibili messe a punto a livello territoriale dalle amministrazioni a cui appartengono tra cui la delibera “plastic free” del comune di Sarre e il prolungamento della pista ciclabile fino agli abitati dell’Unité des communes Valdôtaines du Grand Paradis.
Simone Dian