Morgan Lost ha svelato i suoi segreti al Noir in Festival: sarà lui l’erede di Dylan Dog?
Il profilo del suo volto è ovunque, in questi giorni: sui manifesti e i cartelloni pubblicitari del Noir in Festival a Courmayeur, ma anche in tv, nei vari servizi dedicati all’evento e ovviamente su internet, ripreso dalla stampa di settore e non solo. Con la sua giacca di pelle nera, la mascherina sugli occhi e lo sguardo perso in una New York sottosopra sembra quasi una star del cinema, anche se non lo è affatto. Di certo, però, sembra avere tutte le carte in regola per diventare una celebrità dei fumetti, come il suo predecessore.
Il suo nome è Morgan Lost ed il protagonista della nuova serie che entra prepotentemente a far parte della già ricca scuderia di Sergio Bonelli Editore. A crearla è stato Claudio Chiaverotti, già sceneggiatore di moltissime e fortunate storie di Dylan Dog tra il 1989 ed il 2002 e di Brendon, serie conclusa nel 2014, ma in procinto di tornare in auge nel 2016 con degli speciali.
“In controtendenza con le ultime scelte editoriali Bonelli, Morgan Lost non è stata pensata a stagioni (il caso di Orfani o Lukas) ma come serie mensile sulla lunga distanza”, spiega Chiavelotti, ospite quasi d’onore alla 25a edizione del Noir in Festival di Courmayeur, dove la sua nuova creatura ha “donato” il volto per il manifesto ufficiale. Chiaverotti prosegue raccontando di aver già realizzato 25 albi: "Sono sempre pronto a tirar fuori storie nuove, anche e soprattutto grazie alla mia grande passione per il cinema. Quando riesco e posso guardo 2-3 film al giorno, soprattutto thriller, anche sconosciuti al grande pubblico.”
Il fumetto, per rimanere in tema, è un action-thriller con forti influenze di grandi registi come John Carpenter e Quentin Tarantino, e pellicole altrettanto importanti come Il silenzio degli innocenti, Blade Runner e Suspiria e le serie tv 24 e Breaking Bad. Il protagonista Morgan Lost è l’ex proprietario dell’Empire, un cinema d’essai. Soffre d’insonnia, è tormentato, fragile e ha un forte senso della giustizia. "È daltonico, vede grigio e rosso – spiega ancora Chiaverotti – quindi abbiamo deciso di utilizzare questa particolare tricromia di nero, gradazioni di grigio e rosso, proprio per far porre il lettore in soggettiva rispetto alle avventure, proprio per come le vedrebbe Morgan. Si tratta di un processo grafico molto complicato e soggetto a diversi passaggi di elaborazione prima del prodotto definitivo".
Entrando nel dettaglio della trama, Chiaverotti spiega che "ci saranno diversi comprimari fissi che ricorreranno a rotazione. La maggior parte di essi saranno donne. La più importate farà la prima apparizione nel secondo numero, mentre nel primo verrà introdotto il personaggio di una donna poliziotto. Le avventure di Morgan Lost saranno ambientate in un universo diverso ma molto simile al nostro, avranno un taglio realistico e una forte introspezione psicologica. Il protagonista dovrà affrontare spietati nemici che indosseranno maschere inquietanti: creature della notte che popoleranno gli angoli più bui di una grande città, compiendo crimini e omicidi all’arma bianca". Una creazione molto moderna, dunque, sia come scrittura che come realizzazione grafica, che strizza l’occhio all’olimpo del fumetto mondiale. "Nel panorama fumettistico internazionale – svela infine l’autore – mi piacerebbe scrivere una storia di Batman o di Spiderman: sarebbe fantastico".