Nasce la Music Does Compilation, la prima raccolta dei nuovi musicisti valdostani

23 Febbraio 2017

In otto anni l'Associazione Music Does ne ha fatta di strada.In un momento in cui la musica valdostana stava ricercando un po' se stessa, dopo qualche anno 'sfilacciato', l'obiettivo – centratissimo – era quello di ricompattare l'ambiente. Di far sì, semplicemente, che i musicisti tornassero a suonare assieme.

Dopo 5 edizioni del Music Does Festival, spazio da sempre aperto a tutti, l'associazione chiude ora un cerchio. Virtualmente perché, a ben vedere, in realtà lo apre ad una nuova prospettiva futura. È stata infatti presentata oggi, in Cittadella dei Giovani, la Music Does Compilation: il primo Cd di gruppi e musicisti valdostani da tempo ormai immemore, una raccolta di brani inediti indirizzata questa volta ai giovanissimi dai 14 ai 29 anni. Un ulteriore spazio aperto, insomma.

“L'idea – ha spiegato il Presidente dell'associazione Alessandro Longo – era quella di creare una compilation con i gruppi che magari non hanno la possibilità di registrare in uno studio. Il tutto comincerà con una selezione di band ed artisti aperta a qualsiasi genere che raccolga tutta la musica valdostana di oggi”. Un progetto in itinere, che guarda però più in là: “Abbiamo lanciato un sassolino – prosegue Longo – per creare una 'piccola rete' che può crescere in futuro per produrre musica valdostana”.

Il funzionamento è semplicissimo: le iscrizioni sono aperte sul sito www.musicdoes.it fino al 20 marzo, mentre il 25 dello stesso mese si terrà in Cittadella la selezione 'live' delle band che prenderanno parte al progetto, scelte da una giuria di professionisti del settore e membri scelti dall'associazione. Gli artisti dovranno esibirsi con due brani dal vivo – uno inedito che finirà nel disco – ed i vincitori si chiuderanno in registrazione allo Studio Meat Beat.

Partnership, anche questa, decisiva nel fare 'rete': “L'obiettivo è far sì che tutti possano capire ciò che accade in un processo di registrazione di un brano e di una compilation – spiega Raffaele 'Neda' D'Anello, responsabile del Meat Beat –, momento in cui si crea un legame tra le band in una realtà unica, un sottobosco che possa far crescere qualcosa di nuovo e nulla più di uno studio di registrazione può creare questa atmosfera”. Insomma, per dirla sempre con D'Anello: “Una piccola miccia che può far esplodere qualcosa in una Regione ricchissima di musicisti, con un bel fermento che ora può essere canalizzato in un progetto interessante, una fotografia della musica di questo periodo, e che può aiutare a crescere”.

Al centro della Music Does Compilation c'è la Cittadella dei Giovani che “Oltre ad essere il luogo delle selezioni dal vivo – commenta Enrico Montrosset del Direttivo di Cittadella – saremo anche parte di una 'restituzione' dal vivo, con i selezionati che durante l'inverno si esibiranno sul nostro palco per un progetto che non finirà nel momento di uscita della compilation ma a febbraio del prossimo anno, anno con circa 12 concerti a partire da ottobre”.

Un progetto che lega la musica alla Cittadella sul quale l'amministrazione pubblica ha puntato con decisione, grazie anche alla spinta del bando 'Spazio ai Giovani' che ha reso possibile la Music Does Compilation: “La Cittadella dei giovani – ha spiegato invece l'Assessore regionale alla Sanità Laurent Viérin – è un luogo che nasce per produrre cultura e aggregazione sociale, e che sta vivendo una 'rinascita' andando proprio nell'ottica sperata. Questo è un progetto sul quale abbiamo creduto perché indirizzato ad un 'humus della musica valdostana' che stimola la crescita degli artisti locali. Oggi c'è bisogno delle idee di chi vive sul territorio, e l'amministrazione deve essere un elemento catalizzatore per chi lo promuove”.

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