Grande ritorno del Carnavals de Montagne ad Aosta dopo quattro anni di assenza
Organizzato dall’Amministrazione comunale con il sostegno del Consiglio di Valle “il Carnavals de Montagne sono un patrimonio culturale e tradizionale di tutta la regione che Aosta ospita per far si che venga conosciuto da tutti”. Così Alina Sapinet, Assessora della promozione turistica presenta il ritorno, dopo quattro anni, della manifestazione domenica 7 gennaio 2024.
Il percorso varierà rispetto a quello degli anni scorsi, ha spiegato Alice Franchino, organizzatrice del ritorno del Carnavals de Montagne. La partenza sarà in Piazza Arco d’Augusto, e attraversando Via Sant’Anselmo e Via Porta Pretoria si potrà raggiungere Piazza Chanoux, dove i gruppi che sfileranno verranno presentati dall’artista Carlo Benvenuto. Attesi quest’anno dai 25 ai 30 gruppi, ovvero oltre 600 protagonisti delle due anime del carnevale, che si rifaranno al costume del Medioevo e alla tradizione carnevalesca, che vede come protagonista le maschere del folklore locale o le landzette, con costumi e copricapi colorati.
“Siamo felici di accogliere così tanti gruppi e figuranti in costume da tutta la regione che nell’ultimo giorno del periodo delle feste animeranno Aosta, da un lato chiudendo il cerchio che avevamo aperto con l’inaugurazione del rinnovato Marché Vert Noël e, dall’altro, costituendo il benaugurante viatico per una stagione turistica ricca di eventi e di presenze”, prosegue Sapinet.
La sfilata continuerà in Avenue du Conseil des Commis, via Festaz e via Torre del Lebbroso per ritornare di nuovo in piazza Chanoux attraverso le vie Aubert e de Tillier.
L’evento non solo punta a intrattenere, ma anche a preservare la cultura e le tradizioni valdostane, come ha voluto sottolineare il presidente del Consiglio Alberto Bertin: “ll carnevale fa parte della nostra tradizione e ha un grande valore culturale, per questo è un modo per far conoscere ai valdostani e ai turisti la nostra regione. La sfilata nelle vie del centro di Aosta ci condurrà in un viaggio tra storia, etnografia e cultura popolare, alla scoperta dei diversi aspetti di un fenomeno culturale di forte aggregazione”.
Alessia Berlato