Casinò, spunta una strada alternativa ai licenziamenti

La proposta portata oggi al tavolo dai sindacati è la riscrittura delle regole contrattuali. Una cinquantina di persone dovrebbe invece esser accompagnata alla pensione.
Filippo Rolando, Amministratore unico del Casinò
Economia

Se sul Billia sembrano esserci pochi margini di trattativa per salvare i 64 posti di lavoro, inclusi nella procedura 223 di licenziamento collettivo, per il Casinò la speranza dei sindacati è di poter percorrere strade alternative.

Accanto all’uscita accompagnata di una cinquantina di persone, prossime alla pensione (attraverso quota 100, naspi e altro) per un risparmio atteso di 2,5/3 milioni, la proposta portata oggi al tavolo dai sindacati è la riscrittura delle regole contrattuali.

“Stiamo lavorando per trovare soluzioni che cerchino di ridurre l’impatto sociale di questa vicenda” spiega Claudio Alberrtinelili del Savt.  L’obiettivo è di salvare l’altra cinquantina di persone a rischio licenziamento.

La proposta dei sindacati è stata accolta dall’azienda che si è impegnata a fornire, entro la prossima settimana, una ipotesi di lavoro. 
Come spiegato nei precedenti incontri l’azienda deve risparmiare sul costo del personale 12 milioni circa di euro, di cui 9 sulla Casa da gioco.
I tempi per arrivare ad un accordo sono, comunque, stretti. Si parla di fine gennaio, inizio febbraio. I restanti 30 giorni di proroga concessi dal Tribunale serviranno infatti a completare l’enorme mole di documentazione richiesta dal piano concordatario.

“Qualunque ipotesi andrà in ogni caso approvata dai lavoratori – aggiunge Albertinelli  – che convocheremo non appena avremo qualcosa di più concreto”.

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