Coldiretti e Campagna amica, ecco il “Sacco di Babbo Natale”

Questa la proposta in occasione dei prossimi appuntamenti con il Mercato Lo Tsavèn, in piazza Chanoux, il 2, 16, 22 e 23 dicembre. Dopo aver scelto tra i prodotti esposti, infatti, sarà possibile riempire il proprio personalissimo “sacco di Babbo Natale”.
Sacco di Babbo Natale Campagna Amica
Economia

Un’idea regalo originale, utile, sostenibile, ma soprattutto gustosa. Questa la proposta per Natale di Coldiretti Valle d’Aosta, in occasione dei prossimi appuntamenti con il Mercato Lo Tsavèn – Campagna Amica, in programma in Piazza Chanoux ad Aosta, il 2, 16, 22 e 23 dicembre.

Dopo aver scelto tra i prodotti esposti, infatti, sarà possibile riempire il proprio personalissimosacco di Babbo Natale” – fino ad esaurimento scorte – con le specialità del nostro territorio, proposte dalle imprese locali, dal vino alle mele, dai formaggi ai salumi, dalle marmellate al miele agli aceti e molto altro ancora, con la garanzia di portare in tavola o di regalare qualità, freschezza e genuinità, preservando la sicurezza alimentare.

La petizione Eat Original – Scegli L’origine

Gli appuntamenti di dicembre saranno anche l’occasione per firmare la petizioneEat Original – Scegli L’origine”, una “Iniziativa dei Cittadini Europei” coordinata da Coldiretti e Campagna Amica e sostenuta da varie organizzazioni in tutta Europa.

Una “ICE” costituisce una richiesta formale rivolta alla Commissione europea perché proponga un nuovo atto legislativo. Per essere considerata ammissibile, l’iniziativa deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini europei.

“Chiediamo alla Commissione europea di imporre una dichiarazione obbligatoria di origine per tutti i prodotti alimentari – spiegano il Presidente e il Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta, Alessio Nicoletta e Richard Lanièce – al fine di prevenire le frodi, proteggere la salute pubblica e garantire il diritto dei consumatori all’informazione”.

Contraffazione e adulterazione di prodotti alimentari che rappresentano, anzitutto, un grave rischio per la salute, visto l’utilizzo di possibili ingredienti di bassa qualità o addirittura tossici provenienti da altri Paesi. “Un’etichetta chiara che indichi l’origine degli ingredienti – concludono Nicoletta e Lanièce – aiuta a prevenire e combattere gli scandali alimentari che mettono in pericolo la salute. I cittadini italiani ed europei hanno il diritto di essere protetti e di ricevere informazioni accurate sul cibo che scelgono di acquistare. Per fare scelte consapevoli, i consumatori devono conoscere il luogo di raccolta e trasformazione degli alimenti, l’origine degli ingredienti e maggiori informazioni sui metodi di produzione e di lavorazione”.

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