Ferrovia, torna lo spettro di nuovi tagli. Trenitalia chiede il pagamento di 3 Mln di Iva

L'azienda infatti nei giorni scorsi ha chiesto all'Amministrazione regionale di aggiungere alla cifra stanziata l'Iva, ovvero di mettere in campo più di tre milioni di euro, pena rispolverare il piano di tagli annunciato nel febbraio scorso.
Stazione di Aosta
Economia

I 9,6 milioni di euro garantiti dalla Regione Valle d’Aosta per il 2014 con l’assestamento di bilancio, potrebbero non bastare a salvaguardare il contratto di servizio con Trenitalia. L’azienda infatti nei giorni scorsi ha chiesto all’Amministrazione regionale di aggiungere alla cifra stanziata l’Iva, ovvero di mettere in campo più di tre milioni di euro, pena mettere in atto una serie di tagli. 

La notizia è stata data direttamente dall’Assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz che ieri ha incontrato in mattinata i Pendolari Stanchi e le associazioni dei consumatori e nel pomeriggio i sindacati. All’appuntamento era presente anche Trenitalia con un suo dirigente che ha portato due ipotesi di tagli. La prima prevede una sforbiciata del 58% di corse sull’Aosta-Pré-Saint-Didier e del 9% sull’Aosta-Chivasso mentre la seconda dell’80% sull’Aosta-Pré-Saint-Didier e del 4% circa sull’Aosta-Chivasso.

"Un fulmine a ciel sereno" spiega Antonio Fuggetta della Cgil. "La vicenda della ferrovia sta diventando una telenovela assurda e poco appassionante e come sempre a rimetterci sono gli studenti, i pendolari e i lavoratori del settore". Una quindicina potrebbero essere i posti di lavoro a rischio con i tagli prospettati.  "Per noi è inaccettabile questo ragionamento. – spiega Maurizio Moncada della Cisl  – Ci siamo rifiutati di parlare di tagli e di entrare nel merito delle proposte. Abbiamo chiesto quindi all’Assessore di attivarsi con i nostri parlamentari per coinvolgere subito i Ministeri ai Trasporti e all’Economia". I sindacati già nel luglio scorso avevano chiesto un incontro a Trenitalia e ora torneranno alla carica. "Diciamo da sempre – spiega ancora Fuggetta – che bisogna attivare un tavolo di confronto per migliorare il servizio anche con il Piemonte che, a quanto ci risulta, sta prendendo una strada diversa e non condivisa con la Regione Valle d’Aosta".

La richiesta arrivata all’Assessore e a Trenitalia è di garantire il servizio esistente almeno fino al nuovo cambio orario, previsto in autunno. "A quel punto – sottolinea Bruno Albertinelli della Federconsumatori – ci rivediamo e si cercherà di capire a che punto è la situazione del passaggio di competenze, che ricordo doveva avvenire già il 1° luglio. Non possiamo accettare questo ennesimo ricatto".  Ancora più critici i Pendolari Stanchi. "Ci chiediamo chi abbia fatto e come i conti? dice Fabio Protasoni – "E’ chiaro che non esiste che taglino le corse per questo motivo". 

 

 

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