“I piccoli negozi del territorio muoiono”. Nuovo appello di Confcommercio VdA al Governo

L'Associazione chiede al Governo regionale di sollecitare quello nazionale all'apertura di un tavolo per definire indennità di perdita di guadagno a causa dei provvedimenti per combattere il Coronavirus.
Immagine di archivio - La manifestazione di Confcommercio allArco di Augusto
Economia

“Le grandi catene commerciali nazionali, i franchising e i colossi delle piattaforme di vendita online guadagnano, mentre i piccoli negozi del territorio muoiono. In silenzio”. Confcommercio/Fipe VdA torna a fare appello alla Giunta regionale affinché “faccia sentire forte la sua voce” sul “dramma che stanno vivendo le attività commerciali in montagna, i bar e ristoranti e i negozi di vicinato.

In particolare l’Associazione chiede al Governo regionale di sollecitare quello nazionale all’apertura di un tavolo per definire indennità di perdita di guadagno a causa dei provvedimenti per combattere il Coronavirus.

“La salute dei cittadini è il principale valore da preservare – sottolinea Graziano Dominidiato, Presidente Fipe-Confcommercio VdA o – ma è anche vero che il governo italiano ha sempre annunciato che, alla chiusura delle attività coinvolte sarebbe seguito un intervento a sostegno di queste aziende. Non ci risulta che questo sia avvenuto causando l’agonia, se non la cessazione, di numerose attività. A tal proposito chiediamo che la Giunta Regionale sensibilizzi il Governo centrale, perché intervenga a sostegno dei nostri piccoli commercianti e imprenditori che stanno lottando con le unghie e con i denti per restare aperti”.

I vertici dell’Associazione ricordano come nonostante gli affitti e gli stipendi da pagare ai dipendenti ristoranti e bar sono vuoti, i negozi deserti, la merce che resterà nei magazzini probabilmente deperirà. “E’ la dura vita dei piccoli commercianti, dei ristoratori, degli esercenti; chi sopravvivrà a questa seconda e terza ondata?” chiede Adriano Valieri, Direttore Generale di Confcommercio VdA.

“Il lockdown, del resto – ribadiscono Dominidiato e Valieri – ci ha insegnato che non tutte le attività commerciali, da quelle di vendita al dettaglio a quelle di ristorazione, hanno subito lo stesso contraccolpo nei mesi di chiusura totale. E la situazione, a distanza di mesi, non è cambiata molto. La Giunta regionale deve sapere e far sapere al Governo centrale che quella dei commercianti e dei pubblici esercizi è una guerra doppia: oltre alla battaglia contro il virus, c’è la lotta per sopravvivere alla crisi. Se il lavoro è un diritto, le tutele al riguardo sembrano essersi perse navigando a vista, tra un DPCM e l’altro”.

Della drammatica situazione in cui versano le aziende Confcommercio VdA chiederà anche l’intervento, presso il Governo centrale di Carlo Sangalli, Presidente Nazionale dell’Associazione e di Lino Stoppani, Presidente nazionale FIPE – Federazione Nazionale Pubblici Esercizi.

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