I sindacati chiedono il rilancio del settore costruzioni. Venerdì un presidio ad Aosta

FenealUil, Filca-Cisl, Fillea Cgil e Savt- Costruzioni venerdì 15 novembre saranno in Place des Franchises ad Aosta, dalle 9 alle 13, per chiedere "una vera politica industriale nei settori dell'edilizia e dei materiali".
Sindacati
Economia

A testa alta. Noi non ci fermiamo”. Questo lo slogan scelto da FenealUilFilca-CislFillea Cgil Savt- Costruzioni che venerdì 15 novembre saranno in Place des Franchises ad Aosta dalle 9 alle 13 per il presidio che mette nuovamente al centro dei riflettori il rilancio del settore delle costruzioni.

Le organizzazioni sindacali sottolineano l’importanza del settore per rilanciare il Paese e rivendicano una vera politica industriale nei settori dell’edilizia e dei materiali, che produca maggiore occupazione e che sia più stabile, più sicura, ben pagata, rilanciando tanto le grandi opere quanto i piani di riqualificazione e messa in sicurezza del territorio.

“La giornata di sensibilizzazione, caratterizzata anche da proposte – scrivono in una nota i sindacati degli edili – sarà l’occasione per ribadire le nostre proposte. In particolare chiediamo il rilancio delle infrastrutture, la riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio, la riforma delle pensioni e del fisco, un impegno più forte sulla legalità (con il rafforzamento del Durc), una reale riforma del Codice degli Appalti, che riduca il ricorso al subappalto e il numero delle stazioni appaltanti e favorisca il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

Non solo: “Vogliamo confrontarci con i ministeri delle Infrastrutture, del Lavoro, dello Sviluppo Economico – proseguono le parti sociali –, per capire i tempi e le modalità con cui si vuole intervenire sui temi che abbiamo indicato, dopo gli annunci positivi delle scorse settimane. In questi 11 anni di crisi sono centinaia di migliaia le aziende del settore che hanno chiuso i battenti, determinando una perdita di oltre 800mila posti di lavoro in tutto il territorio nazionale”.

Problema che si riflette anche in ambito regionale: “Rimettere in moto il settore – chiude il comunicato – vuol dire non solo generare occupazione, ma dotare il Paese di infrastrutture moderne e sicure. E questo vale anche per la Valle d’Aosta. A tal proposito abbiamo fatto una richiesta di incontro al Presidente della Regione, in qualità di Prefetto, e all’assessore competente per porre queste istanze al centro dell’attenzione della politica valdostana”.

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