Imprese al femminile, la Valle d’Aosta è la sesta regione d’Italia

Questo il dato emerso dall’Osservatorio Imprenditoria Femminile condotto da Unioncamere-Infocamere – aggiornato al 31 dicembre 2018 – ed elaborati da per conto di Confcommercio.
Economia

Al 31 dicembre 2018 erano attive 2.931 imprese femminili, che rappresentano il 23,72% del totale con un saldo positivo di 24 aziende sul 2017 pari allo 083% se si raffronta l’anno precedente. Di più, l’imprenditoria femminile in Valle d’Aosta è cresciuta più che nel resto d’Italia.

Questo il dato emerso dall’Osservatorio Imprenditoria Femminile condotto da Unioncamere-Infocamere – aggiornato al 31 dicembre 2018 – ed elaborati da per conto di Confcommercio da Format Research.

“I dati – spiega Graziano Dominidiato, Presidente di Confcommercio VdA, pur nella limitatezza dei numeri dimostrano di quanto sia importante la componente femminile nelle attività produttive in Valle”. Componente che Confcommercio VdA, scrive in una nota, “vuole valorizzare e portare alla luce del sole organizzando per nel prossimo mese alcune iniziative dedicate al Terziario Donna in Valle d’Aosta”.

“Il dato rilevante – commenta invece Flavia Balbis, presidente Terziario Donna della Confcommercio regionale – è che la Valle d’Aosta è la sesta regione italiana come incidenza di imprese femminili e questo dimostra l’esigenza di investire maggiormente per dare la giusta spinta ad una crescita che al momento avviene per forza di inerzia”.

“Sono necessari maggiori investimenti – spiega ancora Balbis – perché le imprese oltre ai macchinari hanno la necessità di software innovativi, competenze digitali e formazione del personale, per stare al passo con le altre regioni e gli altri paesi europei”.

Imprese femminili

Di cosa si occupano le imprenditrici?

In generale, stando ai dati di Confcommercio, quasi la metà del saldo complessivo si deve all’aumento delle imprese femminili attive nel settore turistico e nei servizi, in prevalenza quelli rivolti alla persona.

Non solo, le imprese a conduzione femminile mostrano una maggiore propensione all’export ma anche una buona attenzione all’attività di marketing e all’innovazione: “fattori rilevanti, oggi – sottolineano Dominidiato e Balbis –, per l’accelerazione della crescita”.

E per dare una spinta ulteriore alle imprese “in rosa” Confcommercio annuncia la volontà di istituire un riconoscimento per premiare le piccole o medie imprese che si distinguono nella valorizzazione delle risorse femminili.

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