Libri, Confcommercio preoccupata per le pratiche di vendita scorrette dei testi scolastici

La legge sulla ‘Promozione e sostegno della lettura’ prevede uno sconto fino ad un massimo del 15% sui testi scolastici adottati.
Stefano Tringali
Economia

L’Associazione Librai Italiani Confcommercio VdA si scaglia contro le pratiche scorrette di vendita dei libri scolastici. A sottolineare la necessità della corretta applicazione, da parte di tutti, della legge n°13 del febbraio 2020 è il vice presidente Ali-Confcommercio VdA, Stefano Tringali ricordando come la normativa “mira riequilibrare la concorrenza perché significa garantire la sopravvivenza dei librai indipendenti e dare la possibilità all’acquirente di fare una valutazione non solo sul prezzo, ma anche sul servizio”.

La legge sulla ‘Promozione e sostegno della lettura’ prevede uno sconto fino ad un massimo del 15% sui testi scolastici adottati.

“E’ necessario – ribadisce Tringali – ricordare che sono vietate iniziative commerciali, da chiunque promosse, che accordino sconti superiori ai limiti previsti dal comma 2, anche nel caso in cui prevedano la sostituzione dello sconto diretto con la consegna di buoni spesa utilizzabili contestualmente o successivamente all’acquisto dei libri sui quali sono riconosciuti”.

Ali-Confcommercio VdA ricorda inoltre che la sostituzione dello sconto con omaggi o servizi è sconsigliata, “trattandosi di operazione arbitraria e poco trasparente, ma non prevista dalla legge stessa” e invita quindi gli operatori del settore, nel caso volessero dare omaggi o fornire servizi gratuiti ai loro clienti, “a non pubblicizzarli in alcun modo relativamente alla consegna dei testi scolastici”.

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