“Save the Glacier”: Skyway Monte Bianco si dota di un bilancio di sostenibilità

Skyway Monte Bianco presenta “Save the Glacier” il primo bilancio di sostenibilità per un impianto a fune in Italia. Il report rendiconta i risultati conseguiti nei primi tre anni di attività e, soprattutto, delinea una strategia per il futuro incentrata sullo sviluppo sostenibile
Bilancio sostenibilità Skyway
Economia

Skyway Monte Bianco presenta “Save the Glacier” il primo bilancio di sostenibilità per un impianto a fune in Italia. Il report rendiconta i risultati conseguiti nei primi tre anni di attività e, soprattutto, delinea una strategia per il futuro incentrata sullo sviluppo sostenibile, attuabile – entro il 2022 – incrementando la raccolta differenziata, e forniture green, diminuendo invece consumi ed emissioni.

L’intero progetto si pone come scopo quello di accorciare le distanze fra uomo e montagna, punto di osservazione privilegiato sul mondo, con l’intenzione di ricordare come ogni singolo individuo sia responsabile di tutta la sconfinata e fragile bellezza del pianeta.
“Se i ghiacciai fungono da panoramica sullo stato del clima a livello globale, per preservarli servono buone azioni e buone abitudini a 360 gradi, si tratta di coinvolgere non solo i singoli cittadini, ma anche aziende ed istituzioni” afferma Federica Bieller, presidente di Skyway Monte Bianco. La quale continua: “Coinvolgimento e responsabilità sono le parole chiave, in questo senso il bilancio vuole essere una promessa per il futuro oltre che uno strumento utile alla pianificazione aziendale e territoriale”

Il bilancio è stato redatto dalla consulente Susanna Sieff e rispetta il quadro del Sustainable Development Goal indicato dalle Nazioni Unite e viene verificato e certificato da TÜV Italia Srl. “Questo report vuole essere un punto di partenza non solo relativamente alla valutazione degli obiettivi finora raggiunti, ma anche per porne di nuovi. In futuro ci proponiamo di portare avanti progetti che riguardino l’economia circolare come il riciclo dei materiali e l’implemento della raccolta differenziata. Chiaramente, nella redazione di questo documento ci siamo avvalsi della collaborazione di diversi “stakeholders” come le aziende fornitrici e la comunità stessa, con l’intento di amplificare gli effetti del lavoro svolto fino ad adesso”

Funivie Monte Bianco non è sola in questa “cordata green”, lascia la porta aperta a tutte le aziende, fornitori ed istituzioni che vogliano unirsi al progetto ed intanto si avvale dell’appoggio di Valeria Ghezzi, presidente Anef, degli assessori regionali Luigi Bertschy e Albert Chatrian, e del Segretario Generale della fondazione Montagna Sicura Jean Pierre Fosson.

“Il grande passo in avanti compiuto da Skyway Monte Bianco è aver tradotto in numeri e dati concreti una serie di buone abitudini” esordisce la presidente Anef. “Le nuove tecnologie ed i nuovi approcci alla gestione delle aziende, fortunatamente, consentono uno sviluppo sostenibile del settore, che grazie a tecniche di monitoraggio e installazione degli impianti permettono di mantenere intatte le bellezze di cui siamo custodi. Qui non si tratta di seguire mode o assecondare solleciti, ma di rendere disponibili a tutti le meraviglie presenti sul territorio” conclude.

I rappresentanti della politica valdostana, invece, sono d’accordo nell’attribuire ai vari attori presenti sul campo la responsabilità per il mantenimento e lo sviluppo del panorama e la sua fruibilità. “Come Valle d’Aosta siamo solo una goccia in un grande mare, ma abbiamo l’obbligo morale e civile di dare il buon esempio” dirà Albert Chatrian, mentre Luigi Bertschy conclude elogiando il settore degli impianti a fune dicendo:”che si fanno baluardo della modernità nell’affrontare le sfide del futuro.”

In generale il bilancio di sostenibilità, “Save the Glacier”, si inserisce alla perfezione in quell’insieme di manovre attuate dalla regione per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, soprattutto adesso, a tre giorni dall’approvazione della legge di mobilità sostenibile che propone una Valle D’Aosta Fossil Fuel Free entro il 2040.

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