Turismo, a luglio meno 42% di presenze in Valle d’Aosta

Come prevedibile gli italiani (-32,26%) compensano in parte l'importante flessione delle presenze degli stranieri (-65,19%), bloccati nei rispettivi paesi da lockdown  o limitati negli spostamenti. 
Caldo, estate,
Economia

I dati definitivi sulla stagione turistica, arriveranno ad autunno inoltrato. Nel frattempo una prima indicazione di come è andata, al di là delle sensazioni, arriva dai numeri diffusi dalla Regione. Dopo il lockdown, la riapertura della mobilità extra regionale da parte del governo centrale, è arrivata solo il 3 giugno. Il mese risente ancora di tutte le incertezze legate all’emergenza covid. Le presenze a giugno registrano una perdita superiore al 70% rispetto all’anno passato, così come gli arrivi.

La situazione migliora a luglio: 342037 le presenze del mese, contro le 595300 del 2019 (- 42,54%). 129316 gli arrivi contro le 209406 del 2019 (-38,25%).

Come prevedibile gli italiani (-32,26%) compensano in parte l’importante flessione delle presenze degli stranieri (-65,19%), bloccati nei rispettivi paesi da lockdown  o limitati negli spostamenti.

Guardando ai singoli comprensori a luglio sembra andare meglio nel Monte Rosa (meno 17,34% di presenze di italiani e  -50,75% di stranieri) , nel Monte Cervino (-28,79 italiani e -69,90 stranieri) e nella Valle Centrale ( -29,27 italiani,  -67,31 stranieri). Viene confermata un’altra sensazione, la preferenza, in questa strana estate, dei turisti italiani per le case vacanze, che registrano un incremento del 41,36% di presenze di italiani rispetto al 2019. In positivo anche gli agriturismi, gli affittacamere, i B&B e in parte alcuni campeggi e residenze turistico alberghiere. All’estremo opposto i rifugi alpini che vedono un calo di oltre il 40% delle presenze degli italiani, mentre negli alberghi il calo varia in media fra il 20 e 30%.

0 risposte

  1. Mi sembra una notizia da verificare. A luglio gli alberghi erano pieni e anche le localita’ “minori” non sapevano come gestire le troppe prenotazioni. Questo la dice lunga sulla veridicita’ fiscale del settore.

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