Comunisti e fascisti separati contro la Gelmini. Tre giorni di protesta per il mondo della scuola

Circa 80 studentu hanno manifestato contro la Riforma Gelmini. Oggi hanno protestato gli studenti vicino a rete contesta, domani tocca a quelli del Blocco studentesco, mercoledì si protesta contro la carenza delle palestre.
Manifestazione studenti Rete Contesta
Economia

Non si ferma la protesta contro la Riforma Gelmini di scuola e università. L’agitazione prosegue anche in Valle d’Aosta: questa mattina un’ottantina di studenti si sono riuniti in piazza Chanoux per esprimere il loro dissenso. La manifestazione era organizzata dalla rete Contesta. Domani scenderanno in piazza, sempre contro i tagli alla scuola pubblica, gli studenti che si riconoscono nel Blocco studentesco. Una lotta nella lotta, che vede contrapposti i “comunisti” e i “post-fascisti”. Ma la protesta nel mondo scolastico valdostano occuperà metà settimana, si replica mercoledì, questa volta nel mirino la carenza delle palestre.

I manifestanti dalla piazza hanno raggiunto l’Arco, per poi svoltare in via Torino, rientrare in via dalla Biblioteca e concludere in piazza. “Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città” era uno degli slogan dei ragazzi. Ismail Fayad, di rete Contesta spiega così la divisione in due della protesta, oggi loro, domani il blocco studentesco: “In facciata la protesta è la stessa, in realtà le loro motivazioni sono più populiste, loro protestano per la sospensione delle gite”. Diversa sarebbe soprattutto l’idea finale di scuola che i due gruppi hanno. Grande attesa per la manifestazione di domani, gli agenti della Digos si aspettano più persone, anche perché domani sarà un momento cruciale per la politica italiana, il governo è sottoposto alla fiducia: se la otterrà andrà avanti, nel caso contrario anche la riforma Gelmini subirà uno stop. In piazza, è ovvio, tutti speravano in una caduta. Domani, la prima e l’ultima ora di lezione, gli insegnanti della Flc Cgil sciopereranno.

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