Lavori sulla mongiovetta, le imprese edili: “Costretti a passare in autostrada con costi aggiuntivi”

25 Agosto 2017

I lavori sulla mongiovetta non stanno creando solamente disagi alla viabilità ma hanno anche delle ricadute negative per le imprese che con i propri mezzi transitano sul tratto della statale 26. La denuncia arriva dalla sezione edile di Confindustria Valle d’Aosta che mercoledì scorso ha incontrato il Presidente della Regione, i rappresentanti tecnici dell’Anas di Aosta e il direttore della Sav.

Gli interventi di manutenzione straordinaria sulla mongiovetta, che dovrebbero concludersi entro fine novembre, hanno comportato l’istituzione di un senso unico alternato, il restringimento della carreggiata e il divieto di transito ai mezzi con peso superiore alle 36 tonnellate e a quelli con larghezza superiore a 2,70 metri e altezza superiore a 3,00 metri.

Un divieto quest’ultimo che va a colpire il settore dell’edilizia, già in crisi, perché tutti i mezzi, autocarri, autobetoniere e autoarticolati, normalmente utilizzati dalle imprese, sono costretti a passare in autostrada. Non solo ma per alcuni mezzi d’opera e/o carichi larghezza 3,00 mt l’autostrada è accessibile solo previa autorizzazione con relativo iter istruttorio per ogni autoveicolo e sovra costi. Senza contare che molte imprese hanno ottenuto e pagato oneri per il transito sulla Strada Statale 26 con autocarri, altezza 4.30m peso ton 56/44 larghezza 3 m, con prescrizioni specifiche (transito su corsia opposta).

“Trattandosi di lavori programmati, sarebbe stato auspicabile – sottolinea il presidente di confindustria, sezione edili, Gian Luca Berger –  prima dell’avvio dei lavori, fare un incontro per illustrare tempi e modalità dell’esecuzione delle opere, in modo da individuare delle soluzioni tecniche condivise tali da ridurre, per quanto possibile, i disagi per le imprese”.

Durante l’incontro la Sav si è detta disponibile a ridurre “al massimo” i tempi tecnici per l’ottenimento dell’autorizzazione al transito dei mezzi pesanti e d’opera sull’autostrada mentre Anas ha promesso che accelererà i lavori sulla tratta interessata dal divieto “in modo da spostare entro la fine del mese di settembre il traffico sull’altra corsia per consentire ai mezzi d’opera di percorrere questa arteria senza dover utilizzare l’autostrada”.

 “L’incontro – aggiunge Berger – ci ha consentito di dare la massima attenzione alle problematiche delle imprese edili che purtroppo dovranno sostenere dei sovra costi almeno per più di un mese, in quanto gli Enti presenti non hanno individuato delle soluzioni per consentire il transito in autostrada dei mezzi pesanti senza l’attivazione dell’iter autorizzativo e senza il pagamento dei relativi oneri”.

“L’auspicio – conclude Berger – è che i lavori di questa arteria proseguano con celerità, in modo che si intraveda la soluzione a buona parte della difficoltà di collegamento oggi esistenti e che in futuro, quando verranno realizzate opere che hanno un impatto pesantemente negativo sulle imprese e sulla viabilità come in questo caso, venga attivato per tempo un tavolo che coinvolga tutti gli Enti interessati e Confindustria per individuare soluzioni condivise”.

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