Sciopero pubblico impiego: i sindacati respingono “gli attacchi indegni”. E’ una “protesta sacrosanta”
Definiscono gli attacchi ricevuti “indegni” e ribadiscono come lo sciopero sia “sacrosanto” alla vigilia dell’approvazione delle due finanziarie, quella regionale e statale. Una rappresentanza della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil si sono trovati questa mattina nei pressi dell’Ospedale regionale Parini di Aosta per spiegare le ragioni della protesta, indetta a livello nazionale.
“E’ una giornata per noi storica” sottolinea Igor De Belli della Cgil VdA “visti gli attacchi, che da settimane arrivano soprattutto dalla politica rispetto alle ragioni di questo sciopero”. Il segretario regionale della funzione pubblica della Cgil ricorda le tre istanze che hanno spinto i sindacati a indire la protesta “dopo un anno di rivendicazioni senza aver avuto interlocutori né a Roma né ad Aosta”.
La richiesta di un piano straordinario di assunzioni. “Lo vediamo qui al Parini come il personale non è adeguato a sostenere, se non con turni massacranti, il loro lavoro per il bene della comunità valdostana”. Organici inadeguati anche in altre realtà come quelle della giustizia, dell’Inps o dell’Agenzia delle Entrate.
“L’età media dei lavoratori pubblici è di 55 anni, da anni non c’è un adeguato tasso di sostituzione”.
Le altre rivendicazioni riguardano la sicurezza e il rinnovo dei contratti. “Se non è questo il momento per rivendicare più risorse, anche alla luce del fatto che si ventilano investimenti sulla pubblica amministrazione, quando avremmo dovuto farlo? Alla fine della Pandemia?”
Ramira Bizzotto della Uil ricorda come se oggi la sanità e la pubblica amministrazione sono “in crisi, è per colpa di scelte politiche fatte negli ultimi anni che hanno tagliato in maniera trasversale, senza produrre risparmi. Anzi negli ultimi dieci anni la spesa pubblica è aumentata, nonostante per dieci anni le assunzioni siano ferme così come i contratti, perché si è preferito privatizzare”.
La segretaria regionale della Uil dice basta “a contrapposizioni fra lavoratori, tutti sono garantiti nello stesso modo, la differenza è che il pubblico ha il peggior padrone, ovvero la politica”.
Infine una risposta al Savt, che nei giorni scorsi ha biasimato i colleghi per la scelta di indire lo sciopero, arriva da Paolo Decembrino della Cisl: “Trovo quantomeno sorprendente che un sindacato che dovrebbe difendere i lavoratori si trovi a criticare un altro sindacato che fa valere i diritti dei lavoratori”.
Lo sciopero del pubblico impiego è accompagnato da un’iniziativa di solidarietà. Ciascun lavoratore potrà, infatti, versare una somma, prendendo come base l’equivalente economica di un’ora di lavoro. Il totale della somma raccolta verrà devoluta a favore della “Fondazione Banco Alimentare”.
“Questo gesto – spiegano i sindacati – vuole testimoniare come i lavoratori della Pubblica Amministrazione credano nella solidarietà e nel principio che i lavoratori di tutti i settori debbano essere uniti, soprattutto in questo momento di particolare difficoltà. A tal fine è stato attivato uno specifico conto corrente bancario, attivo dal 3 dicembre 2020 al 15 gennaio 2021, sul quale potranno essere fatti i versamenti tramite bonifico, anche on line, con il seguente IBAN : IT 37 M 03268 01200 052907331250 ( BANCA SELLA – AG.DI AOSTA)
Causale: contributo di solidarietà al banco alimentare.