Val d’Ayas, nasce la prima birra “coltivata” a 1500 metri
“Sono due, tre anni che ho cominciato a pacioccare a livello amatoriale, piantando orzo in alcuni campi tra i 1500 e i 1700 metri e successivamente sia orzo che frumento”. Michel Becquet, titolare di una piccola azienda agricola di Champoluc e proprietario di un bar ristorante dato in gestione, racconta così l'inizio della sua esperienza nella produzione di birra.
“Champoluc Ipa”, che sta per “indian pale ale”, è il nome della prima birra nata in Val d'Ayas, sui pendii più esposti al sole tra Antagnod e Lignod. “Sono venuti 350 litri – spiega Becquet – e per farla mi sono appoggiato agli impianti del birrificio B63”, uno dei primi birrifici artigianali nati in Valle, ad Aosta, in piazza Severino Caveri.
Il prodotto è stato imbottigliato in bottiglie da mezzo litro, quindi 700 in tutto: “Le posso vendere direttamente dalla mia azienda – continua Becquet – mentre un po' ne ho date tra bar e qualche negozio dell'alta Val d'Ayas”. I luppoli utilizzati sono il Cascade, Columbus e Hallertau: “Un mese fa ho piantato qualche piantina per vedere se cresce anche qua”.
“Per ora – conclude Becquet – continuerò a coltivare le materie prime e a farmela fare da qualcuno e quest'anno sono passato da 700 metri quadri di seminato a 3 mila e 600, sperando che esca”. “Più avanti – aggiunge – l'idea potrebbe essere quella di comprarsi l'impianto e produrla direttamente qui in Val d'Ayas”.