20 milioni al Casinò, Perron: “Dobbiamo supportare la ripresa”

10 Dicembre 2015

"L’operazione approvata oggi è un mutuo, quindi un prestito che Casinò de la Vallée deve restituire, così come avviene per tutte le altre imprese, anche private, che devono assolvere i prestiti". Ego Perron, Assessore regionale alle Finanze, interviene sulla decisione di concedere un mutuo di 20 milioni di euro al Casinò. La delibera approvata nel pomeriggio di oggi nel corso di una seduta straordinaria di Giunta prevede inoltre la rideterminazione del tasso di interesse all’1% da applicare alle operazioni di mutuo già sottoscritte dalla società.

"A oggi il Casinò de la Vallée è un’azienda che garantisce ancora 700 posti di lavoro – sottolinea Perron – un’azienda che si avvia a rendicontare 70 milioni di fatturato e che quindi, in maniera importante e determinante, concorre al sistema economico e occupazionale della regione. Credo che sia questo il filo del ragionamento da seguire per valutare, con serietà, la rilevanza dell’operazione che ha approvato oggi il Governo regionale, tenendo conto dei dati incoraggianti sull’andamento della Casa da gioco. Sono cifre in crescita importanti: nell’ultimo trimestre vi è stato un aumento che supera il 131 per cento, nel mese di ottobre, per quanto attiene il complesso alberghiero, e si attesa sul 5,37 per cento l’incremento degli ingressi, per lo stesso mese, per quanto riguarda la parte giochi. Cifre che testimoniano una crescita costante, che speriamo possa continuare. La proprietà ha quindi ritenuto necessario e corretto avviare tutte le azioni necessarie per supportare e sostenere questa ripresa".

E sulla rideterminazione del tasso Perron aggiunge: "La modifica è supportata dalla temporalità della restituzione dei mutui. Bisogna infatti fare un distinguo tra un finanziamento a breve termine, come quello di 24 mesi concesso al Casinò, e un mutuo di lunga durata, per il quale i tassi applicati sono diversi, come nelle normali logiche del sistema creditizio. Non c’è quindi nessuna diversità di trattamento tra settore pubblico e privato, tanto meno la volontà di praticare condizioni sfavorevoli al privato rispetto al pubblico".

 

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