Abbandono scolastico: ‘querelle sui numeri’. Viérin: ‘I dati del Ministero sono del 2006’

Dati contrastanti sul fenomeno dell'abbandono scolastico in Vda. Il Ministero e gli organi d'informazione parlano di una percentuale del 29,5%. Per l'assessore Viérin il dato è reale solo se riferito al 2006 e spiega in Consiglio regionale il perché
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Fino a 16 anni la dispersione scolastica è pari a zero, per quanto riguarda l’obbligo formativo fino ai 18 anni è pari al 7,4% e la dispersione scolastica dell’intera scuola superiore, dai 15 ai 19 anni, è pari all’11,8%. Sono i dati ufficiali forniti dall’assessore regionale all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin in merito al fenomeno dell’abbandono scolastico in Valle d’Aosta, oggetto di un’interrogazione presentata in Consiglio regionale da VdA Vive – Renouveau, che chiedeva alla Giunta regionale quali fossero le iniziative in campo per ridimensionare il fenomeno dell’abbandono scolastico in Valle.

Il tema era stato al centro dell’attenzione nelle settimane scorse a seguito dei dati contenuti in un articolo del quotidiano economico il Sole 24 Ore che citava una percentuale pari al 29,5 relativa all’abbandono scolastico nella nostra regione. La “querelle sui numeri” è stata chiarita dall’assessore regionale all’Istruzione.

“I dati ripresi dagli organi di stampa dopo essere stati pubblicati dal Ministero – ha spiegato Viérin –  fanno riferimento al 2006. Emergeva dunque che in Valle d’Aosta molti ragazzi iscritti a scuole del territorio regionale risultavano precocemente fuoriusciti dal sistema di istruzione e formazione”.

Per arginare il fenomeno negli ultimi due anni sono state intraprese dall’Amministrazione regionale diverse azioni: è stato istituito un gruppo di lavoro composto da Regione, Usl, Amministrazioni comunali, Agenzia regionale del lavoro e Uffici della Sovrintendenza agli studi; informazioni anagrafiche e formative degli alunni sono ora gestite dal programma “Gestione alunni” con dati aggiornati in tempo reale.

“Anche la formazione professionale integrata con tutti i suoi percorsi è stata inserita nella suddetta anagrafe – ha spiegato ancora l’assessore competente – mentre negli anni precedenti essendo gestita dagli enti di formazione ne era fuori e tutti questi alunni risultavano dalle statistiche non frequentanti”.

Tali dati non sono dunque contenuti tra le informazioni del Ministero “Molti degli alunni che risultavano ritirati – ha aggiunto ancora l’assessore –  erano in realtà ancora inseriti nel sistema in quanto iscritti a corsi di formazione essendo soggetti non più all’obbligo scolastico, ma a quello formativo, inoltre, alcuni alunni residenti in località turistiche sono iscritti a istituzioni scolastiche o a corsi di formazione in altre regioni e non sono mai entrati nel percorso scolastico regionale”.Per questi motivi i dati forniti dal Ministero non rappresenterebbero al fotografia reale valdostana relativamente al fenomeno dell’abbandono scolastico.

Critica rispetto a quanto affermato dall’assessore è stata la consigliera regionale Patrizia Morelli che ha evidenziato come in realtà anche dal IV rapporto dell’Osservatorio delle Politiche sociali, relativo all’anno 2008, emerga come in Valle d’Aosta si attesti sul 24,2 la percentuale degli studenti delle superiori che abbandonano la scuola senza terminare il proprio percorso di studio. “I dati presi dall’Osservatorio sono quelli del Ministero – ha concluso Viérin – e devono dunque essere corretti”.

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