Alpe chiede di tagliare l’Assessorato ai lavori pubblici. “E’ inutile”

30 Marzo 2017

Aosta ha troppe barriere architettoniche, i marciapiedi sono un disastro, e l'assessorato comunale ai Lavori Pubblici è, fondamentalmente, inutile.

A dirlo è il gruppo consiliare aostano di Alpe, in una conferenza stampa parallela al Consiglio convocata per spiegare una mozione collegata alla delibera di bilancio: “Quest'anno – spiega il capogruppo del Galletto Loris Sartore – abbiamo ritenuto di proporre di reperire delle risorse sopprimendo l'Assessorato ai Lavori Pubblici. L'assessore Lancerotto, per sua stessa voce, ha pochissimi fondi a disposizione e le opere progettate, come i lavori sulle piazze Roncas e Giovanni XXIII, il Prusst (il parcheggio pluripiano di via Primo Maggio, ndr) o tutti i grossi interventi, sono finanziati con fondi regionali o statali. Abbiamo un assessorato che gestisce pochissime risorse, e per la manutenzione ordinaria e straordinaria della città bastano i dirigenti comunali”.

Provocazione o meno, Alpe si basa sulle cifre: “L'anno scorso – spiega invece Gianpaolo Fedi – abbiamo chiesto al Comune di impegnare 30mila euro, una cifra simbolica, per avviare un piano di raccordo tra le varie opere e mettere a posto i marciapiedi disastrati della città, cominciando ad eliminare le troppe barriere architettoniche presenti”. Richiesta inascoltata, secondo Alpe, che quindi alza la posta in gioco: “Sopprimendo l'assessorato – prosegue Fedi – e ridistribuendo ad altri le deleghe, con Lancerotto che diventerebbe consigliere semplice, si risparmierebbero 31mila 218 euro annui per fare qualcosa di concreto”.

Niente di personale, spiegano da Alpe, anche se: “La relazione di Lancerotto in Commissione è stata disarmante – attacca Giuliana Lamastra – ha continuato a dire che non poteva fare niente, solo manutenzione ordinaria Se l'assessore non può fare delle scelta bastano gli Uffici, in questo momento abbiamo un assessorato inutile”.

La mozione è stata respinta con nove voti a favore (tutta la minoranza) e 19 contrari (la maggioranza). 

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